ANCONA – Nel 2022 nelle Marche cresce il mercato dei prestiti. A certificarlo è l’Abi Marche che nella riunione di insediamento del nuovo presidente della Commissione regionale, Giuseppe Marco Litta (nomina deliberata dal Comitato esecutivo dell’Abi) ha fatto il punto sulla situazione marchigiana. Alla fine del 2022 nella regione si è registrato un totale di prestiti che ha superato i 32 miliardi di euro, facendo segnare una crescita dell’1,9% rispetto al 2021.
Il credito concesso alle imprese ha superato i 16,8 miliardi, in crescita dello 0,8% rispetto all’anno scorso, mentre quello concesso alle famiglie ha superato i 13,4 miliardi facendo registrare un aumento ancora più consistente (+ 3,4% rispetto al 2021).
«Nonostante la complessa congiuntura economica – si legge nella nota dell’Abi Marche – sul territorio il rapporto sofferenze/impieghi è sceso al 2,3%, con sofferenze per 749 milioni. Superiori a 45,3 miliardi i depositi da parte della clientela, infine, segno di una costante fiducia dei risparmiatori».
Nel corso della riunione di insediamento da parte del presidente Litta è stata espressa «la volontà di proseguire sulla strada già tracciata della piena collaborazione con le Istituzioni locali a sostegno delle imprese e delle famiglie del territorio, nonché sulla prosecuzione dei rapporti con il mondo dell’Università collaborando all’avvio di iniziative info-educative su tematiche d’interesse del settore bancario».
Le Commissioni regionali rappresentano l’Associazione nell’attività di relazione con le autorità e gli uffici della Regione e con le organizzazioni imprenditoriali locali e seguono l’attività normativa delle Regioni per le materie di interesse del mondo bancario. «Nel più ampio contesto della promozione di iniziative per la crescita ordinata, stabile ed efficiente delle imprese bancarie e del perseguimento di comportamenti ispirati ai principi della sana e corretta imprenditorialità – si legge nella nota – ed alla realizzazione di un mercato libero e concorrenziale, i principali temi seguiti sono il sostegno alle imprese locali, alle famiglie e lo sviluppo dell’economia».