ANCONA – Se la curva epidemiologica è in discesa ormai da alcuni giorni e l’incidenza è in fase regressiva, la pandemia sta iniziando ad allentare la sua morsa anche tra i bambini e gli accessi per Covid all’ospedale Salesi di Ancona stanno cominciando a stabilizzarsi.
Le infezioni da Sars-CoV-2 avevano registrato una impennata tra dicembre e soprattutto a gennaio, quando le infezioni erano «triplicate» rispetto al periodo precedente, ricorda Elisabetta Fabiani, responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale Salesi di Ancona.
«Siamo passati dai 50 accessi al giorno per Covid del mese di dicembre ai 164 di gennaio – spiega – una vera e propria ondata in soli due mesi. Ora a febbraio la frequenza degli accessi, pur se con qualche picco giornaliero si sta stabilizzando, ma è presto per parlare di flessione della curva».
La dottoressa Fabiani spiega che in questo primo scorcio del mese di febbraio sono già «una quarantina gli accessi per Covid, una media di 4 al giorno», un dato che per ora non si discosta di molto dalla media degli accessi registrati nel mese di gennaio quando erano intorno ai «5 al giorno».
«Stiamo assistendo ad una stabilizzazione degli accessi per Covid – spiega -, sta andando leggermente meglio». La fascia più colpita dal virus resta ancora «quella scolare, soprattutto tra zero e quattro anni» e tra i bambini giunti all’attenzione dei sanitari ci sono anche «minimi casi di bambini vaccinati, ma si tratta di numeri molto esigui, più che altro prime dosi ricevute da poco».
In linea generale i bambini affetti dal virus che si sono rivolti al Pronto Soccorso dell’ospedaletto «nella maggior parte dei casi sono stati rimandati a domicilio, coloro che hanno avuto bisogno di ricovero sono stati soprattutto i bambini più piccoli sotto l’anno di età, per disidratazione e persistenza della febbre, ma si tratta di casi minimi che reagiscono bene».
Non tutti i bambini positivi al Covid accedono al Pronto Soccorso a causa del virus, chiarisce, magari arrivano «per trauma» e poi al tampone si scopre la positività. «La patologia Covid con cui arrivano i bambini è sempre la stessa – spiega – si tratta di febbre, sintomi respiratori e gastrointestinali», ma all’attenzione dei sanitari è arrivato anche «qualche caso di influenza stagionale».