ANCONA – Regione e sindacati hanno raggiunto un’intesa, ratificata nell’ultima seduta della giunta regionale, con i medici di medicina generale per le misure straordinarie attraverso le quali garantire la continuità assistenziale e risolvere la carenza di personale. L’accordo è stato presentato oggi, mercoledì 9 marzo, in conferenza stampa alla presenza di Nadia Storti, direttore generale Asur Marche, Massimo Magi, segretario regionale Fimmg, Fabrizio Valeri, segretario regionale Snami.
L’accordo per una maggiore flessibilità e integrazione con medicina generale e Emergenza-Urgenza 118 per ottimizzare le risorse e migliorare il servizio, prevede per i medici di continuità assistenziali un incremento della quota del compenso base da 23,39 euro a 30 euro l’ora in caso di copertura di una sede scoperta e fino a 40 euro in caso di copertura di più sedi scoperte.
Accanto a questo, la sperimentazione a livello di area vasta di un modello di rete Hub (h24) e Spoke (h16) con sedi principali in raccordo e a servizio di sedi secondarie per garantire assistenza, seguendo l’orientamento del nuovo accordo collettivo nazionale in corso di firma. L’incremento della quota oraria per le guardie mediche, spesso giovani che si spostano con propri mezzi anche di notte, rappresenta una remunerazione di attività aggiuntive derivate dall’ampliamento degli ambiti, un incentivo per spronare i giovani medici a dedicarsi a questo tipo di assistenza.
Per l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini si tratta di un accordo «a tutela della dignità professionale dei medici e a garanzia della loro sicurezza. Insomma i corpi intermedi sono indispensabili nel raggiungere obiettivi e fanno la differenza quando non oppongono veti inutili ma una concreta volontà di costruire insieme, come dimostra questa operazione virtuosa».
La Regione fa sapere che «vengono fornite anche indicazioni per remunerare i vaccini anti Covid-19 eseguiti dai medici di continuità assistenziale nelle stesse modalità garantite ai medici generici (6,16 euro più integrazione contributiva). Si avvierà un percorso di accordi aziendali in ogni Area Vasta per attuare l’accordo in base alle carenze che ogni territorio registra».
Il segretario regionale della Fimmg, Massimo Magi ha parlato di «accordo avanzato a livello nazionale nell’ottica di una medicina di prossimità, liberando risorse anche in favore della diagnostica nei distretti», mentre il segretario regionale Snami Fabrizio Valeri lo ha definito «un accordo importantissimo anche per coprire il servizio in alcuni territori dove mancava».
Il direttore generale Asur Marche, Nadia Storti ha sottolineato la «scelta coraggiosa e ponderata, partendo dalle situazioni specifiche per analizzare i fabbisogni dei territori e arrivando a questo atto che rappresenta una risposta importante e anticipatoria di quello che potrà avvenire a livello nazionale».