ANCONA – «Siamo davanti a una fase dove il rischio di vedere annullate tante possibilità di lavoro, da qui ai prossimi mesi, è elevatissimo». Lo ha detto questa mattina, 2 dicembre, il governatore Francesco Acquaroli parlando del prossimo Dpcm durante la trasmissione radiofonica “Radio Anch’io” trasmessa sul canale Radio1 della Rai.
Tra gli ospiti della trasmissione, che ha trattato di “Decalogo di Natale, Mes e gestione dei soldi europei. Omicidi eccellenti in Iran”, oltre al governatore, tra gli ospiti c’erano Francesco Cancellato, vicedirettore di Fanpage; Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale; Gaetano Pedullà, direttore de La notizia; Giovanni Tria, ex preside della Facoltà di Economia dell’Università di Tor Vergata, già ministro dell’Economia; Matteo Mauri, viceministro all’Interno (Pd); Laura Palazzani, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università LUMSA e vice presidente vicario del Comitato Nazionale di Bioetica; Giovanni Maga, direttore Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia; Farian Sabahi, storica dell’Iran; Nathalie Tocci, direttrice IAI; Daniele Raineri, de il Foglio; Avi Pazner, già ambasciatore d’Israele in Italia.
Il presidente della Regione Marche, in autoisolamento nella sua abitazione dopo la positività della moglie e un primo tampone risultato negativo, oggi parteciperà da remoto alla conferenza Stato-Regioni in vista del nuovo provvedimento che dovrà regolare le festività natalizie. Acquaroli ha precisato di «non aver ancora visto il testo» lamentando che in questo modo il confronto con il governo avverrà «in maniera non precisa», inoltre ha affermato di ricevere ogni giorno «decine» di chiamate da parte di «persone disperate che non hanno i ristori a sufficienza e che non hanno la possibilità di lavorare».
Una situazione critica per l’economia marchigiana, gravata dalla pandemia e dal post sisma, per la quale il presidente della Regione ha invocato che «il nuovo Dcpm abbia la capacità di guardare a tutte quelle attività che sono rimaste ferme: penso alla ristorazione, ai bar, al commercio, che è stato fortemente penalizzato in questo anno e soprattutto in questo periodo, alle palestre, cercando di dare loro un respiro».
Il governatore, ammesso che «è difficile trovare l’equilibrio giusto, perché non è una scelta facile», ha sottolineato tuttavia l’urgenza di trovare soluzioni dal momento che l’attuale situazione va «a generare una crisi sociale ed economica impressionante». I nuovi provvedimenti devono tenere conto «delle precauzioni, che è giusto che si abbiano», ma anche della necessità di «mantenere salde le strutture sanitarie» e di salvaguardare l’economia.
Per quanto riguarda la riapertura delle scuole superiori ha chiarito che «prima di Natale non se ne parla». Il nodo, secondo il presidente della Regione, è quello del trasporto pubblico locale che ha definito «un problema enorme». «Ci stiamo organizzando per gennaio – ha detto – , cercando di mettere a disposizione della popolazione scolastica un numero di autobus sufficiente per non creare assembramenti, perché nella nostra regione si va a scuola soprattutto in autobus».