ANCONA – Nella mattinata odierna, lunedì 6 febbraio, i carabinieri della Compagnia di Ancona hanno deferito in stato di libertà tre persone, di età compresa tra i 25 e i 28 anni, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Il primo caso ha avuto origine dalla denuncia presentata da uno studente 23enne ed ha portato a ricostruire minuziosamente i dettagli di una tipologia di truffa molto ben congegnata. La vittima aveva infatti ricevuto un sms sulla propria utenza mobile – proveniente da un numero solo in apparenza riconducibile alle Poste Italiane – con cui veniva avvertito di un tentativo di accesso abusivo sul servizio internet banking ed invitato a contattare un’ulteriore utenza telefonica per la risoluzione del problema. Spaventato, il giovane ha così seguito le indicazioni riportate nell’sms, chiamando il numero indicato: a rispondere alla sua richiesta d’aiuto, tuttavia, non c’era un operatore bensì un truffatore, un 28enne pugliese, che lo ha invitato, al fine di impedire la frode, ad eseguire un bonifico – dell’importo di circa 1300 euro – su un Iban che in realtà era a lui intestato.
Solo in un secondo momento la vittima ha realizzato di essere stato truffato ed ha denunciato tutto ai carabinieri».
Diverso invece il caso che ha portato alla denuncia di una coppia, due 25enni, entrambi anconetani: nello scorso mese di ottobre, su un mezzo di trasporto pubblico della linea urbana, avevano rubato il portafoglio di una studentessa 23enne, al cui interno era custodita, tra le altre cose, anche la sua carta PostePay Evolution. I due malfattori hanno così utilizzato la tessera per effettuare svariati acquisti: gli uomini dell’Arma hanno infatti potuto documentare ben 12 operazioni eseguite fraudolentemente, che erano costate oltre 1000 euro alla povera vittima.
Per i due truffatori è scattata così inevitabile la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona.