ANCONA – L’addio a Luigi Rinaldi, fissata la data delle esequie. Oggi la camera ardente all’Inrca, dove si è spento la notte scorsa, e domani (23 settembre) i funerali alle 16 nella chiesa di San Facondino a Sassoferrato, nella piazza del borgo, e poi la tumulazione al cimitero di Camporè di Monterosso, nella cappella di famiglia.
L’85enne, che aveva compiuto gli anni lo scorso 27 agosto, aveva solo qualche acciacco dovuto all’età. L’ex deputato, sindaco di Sassoferrato per ben quattro mandati, dall’85 al ’95 e dal ’99 al 2009, lascia la moglie, Marisa, le due amatissime figlie, Lucia (veterinaria) e Margherita (giornalista dell’ufficio stampa del Comune di Ancona) e gli adorati nipoti, Giulia, Marco e Sara.
LEGGI ANCH: Ancona piange la morte di Luigi Rinaldi «galantuomo» della politica
Lucidissimo fino all’ultimo, la figlia, Margherita, raggiunta al telefono, ricorda di quanto amasse «stare sul balcone della propria casa anconetana di via Alpi, affacciato a guardare il Duomo, il mare e i campi. Da perito agrario – ricorda – faceva sempre le sue considerazioni sui campi. Amava molto le Marche. Cosa mi porterò di lui? Il suo attaccamento al luogo in cui vivi, in cui nasci».
Di questa regione, Rinaldi si è occupato non solo nel suo lavoro, da dipendente prima e da direttore generale della Coldiretti, ma anche in Parlamento, in cui è approdato dopo un’esperienza da consigliere comunale e provinciale.
Nato a Serra Sant’Abbondio nel 1938, Rinaldi aveva appunto 85 anni. «Un po’ ce l’aspettavamo – fa la figlia –, papà era stato poco bene, quegli acciacchi dovuti all’età». Ne parla ancora al presente, com’è ovvio che sia: «Lui è un pinocchiese doc – dice –, ha visto nascere e crescere questo rione».
Conosciutissimo ad Ancona, dove abitava in zona Pinocchio, ha cambiato nel tempo diverse case, dopo una breve parentesi ad Agugliano. Era stato eletto in Parlamento tra le fila della Dc, la Democrazia cristiana nella nona legislatura e venne successivamente rieletto nella decima e nella undicesima, fino al termine del proprio mandato, nel ’94.