ANCONA- Saranno celebrati in giornata i funerali del giovanissimo anconetano Luca Spina (23 anni), stroncato da una brutta malattia che è peggiorata nei giorni fino a non dargli più respiro strappandolo all’affetto dei suoi cari. Luca era affetto sin dalla nascita da una forma di disabilità che, non per questo, gli ha impedito di coltivare le sue grandi passioni legate allo sport. In particolare il calcio e il basket che non perdeva occasione di seguire da casa e dal vivo fin quando ce ne è stata la possibilità. Luca è stato amato e ben voluto da tutti, dai compagni di classe fino agli educatori che lo hanno seguito nel suo percorso di crescita tra mille difficoltà. Lascia il messaggio di non mollare mai, di non rinunciare ai propri sogni, di spingere sempre il cuore oltre l’ostacolo. Con la grande generosità di cui era in possesso.
Nato e cresciuto alle Grazie dov’era conosciuto da tutti, e ognuno ha voluto mantenere grande riservatezza nel ricordarlo vista anche la sua giovanissima età, era legatissimo ai colori dell’Ancona, la squadra della sua città. Scorrendo il suo profilo Facebook appaiono molte foto con i protagonisti del passato biancorosso soprattutto della stagione 2010-2011, la prima sotto la presidenza Andrea Marinelli che portò alla conquista del campionato di Eccellenza, della Coppa Italia regionale e nazionale di categoria. Alcune foto lo ritraggono insieme al mister (di allora ma anche di oggi) Marco Lelli, altre insieme all’ex capitano Emanuele Pesaresi e altre ancora insieme a tutta la squadra al rientro da Casal di Marmo dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Città di Marino.
Oltre al biancorosso nel suo cuore c’era anche spazio per il rossonero, quello del Milan. Una visita a Milanello è rimasta immortalata nel suo volto e nel suo cuore. Le foto con Thiago Silva, Nesta, Pirlo, Gattuso e Ronaldinho ma anche le immagini di Balotelli, Niang ed El Sharaawy. Luca sapeva farsi amare e apprezzare nella sua spontaneità e nella sua genuinità, quei valori che lo avevano portato a farsi voler bene da amici e coetanei che non perdevano occasione di salutarlo affettuosamente.
Come detto c’era anche il basket tra ciò che lo appassionava. Un basket che seguiva attraverso la Sutor Montegranaro (specie nel passato al PalaRossini) ma anche con la ex Stamura oggi Campetto Basket Ancona. Non disdegnava di appassionarsi anche alla pallavolo, evidenziando tutto il suo legame con lo sport in generale. Lo sport, così come ogni altro ambito cittadino, che oggi lo abbraccia affettuosamente per il suo ultimo viaggio.