ANCONA – «Il buio è sceso sul porto di Ancona e sui nostri cuori». Con queste parole l’arcivescovo Monsignor Angelo Spina ha aperto questa mattina, venerdì 14 giugno, l’omelia per i funerali di Luca Rizzeri, il giovane dipendente dell’agenzia marittima Archibugi deceduto lunedì mattina (10 giugno) colpito da una cima spezzata.
Chiesa gremita alle Grazie, il quartiere dove Rizzeri viveva con la sua famiglia, per l’ultimo addio al giovane papà che, mentre svolgeva il suo lavoro, ha perso la vita sulla banchina 23, lasciando la moglie Giuliana, due figli piccoli, Thomas e Manuel, la mamma Virginia e il fratello Roberto. All’esequie era presente anche l’assessora con delega alle attività portuali del Comune di Ancona Ida Simonella.
È un dolore composto, silenzioso e dignitoso, quello della famiglia, dei colleghi, dei portuali giunti in gran numero per rendere omaggio a Luca, degli uomini e delle donne della Capitaneria di Porto di Ancona, visibilmente commossi. Ma è anche il dolore di una intera comunità che conosceva bene questo papà, molto legato alla famiglia e uomo di fede, come ha ricordato Franco Marchetti il parroco che aveva unito Rizzeri in matrimonio con la moglie, tre anni fa.
Anche le sirene del porto hanno suonato per rendere omaggio a questo “lavoratore del mare” e per un minuto tutta l’attività del porto si è fermata per ricordarlo.
«Come si può morire così giovani mentre si sta lavorando?», si è interrogato Monsignor Angelo Spina. «Oggi qui è presente il mondo dei lavoratori – ha detto l’arcivescovo della diocesi di Ancona – Osimo – e le sirene suonano a dire che ti vogliamo bene, che tu sei con noi. Luca stai vicino alla tua famiglia», ha concluso Monsignor Spina.
Una famiglia attorno alla quale in questi giorni si sono stretti in tantissimi, come ha ricordato il parroco Don Franco Marchetti: «La famiglia fortunatamente ha tanta vicinanza da parte dei familiari e della comunità – ha osservato – è come una rete gettata in mare per raccogliere affetto, amicizia e condivisione. In queste circostanza c’e sempre lotta interiore tra il parlare troppo e lo stare in silenzio e questa celebrazione ci vede tra il silenzio e la parola».
Infine il sacerdote rivolgendosi alla bara contenente la salma dello sfortunato papà ha detto: «Buon compleanno Luca, che tu lo possa celebrare tra gli angeli e i santi. Il biglietto di Thomas (il figlio) che stringi tra le mani non dimenticarlo». Proprio ieri Luca Rizzeri avrebbe compiuto 34 anni.
La salma è stata inumata al Cimitero di Tavernelle.
Intanto sulla vicenda indaga la Procura: il Pm Rosario Lionello ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio colposo.
Intanto per sostenere la famiglia di Luca Rizzeri è stata aperta una raccolta fondi dall’Associazione Stella Maris di Ancona, di cui fa parte Don Dino Cecconi, cappellano del porto di Ancona. In pochi giorni grazie alla grande solidarietà delle persone che lavorano al porto di Ancona e anche di altre, sono stati raccolti quasi 10mila euro che saranno devoluti come fondo borsa di studio per i due figli di Rizzeri, Thomas e Manuel.
Per martedì prossimo (18 giugno) al porto, nel piazzale nei pressi del “fungo” verde, dove si trova la sede degli ormeggiatori, Don Dino Cecconi sta organizzando la messa per l’ottavario dalla tragica morte del papà. La funzione si terrà al tramonto. Ne verrà data notizia sul profilo Facebook dell’Associazione Stella Maris.
Per donare in favore della famiglia si può effettuare un bonifico bancario all’iban dell’Associazione Stella Maris di Ancona: IT 31 G 02008 02623 00010 3292 526. Nella causale indicare: Luca e il nome del donatore.