Ancona-Osimo

Ancona, addio al prof Belardinelli, ex insegnante di educazione fisica e allenatore di nuoto

E’ stato un pioniere dell’allenamento nel nuoto, nonostante venisse dalla ginnastica artistica: fu uno dei primi a diplomarsi all’Isef quando era solo a Roma, uno dei primi nelle Marche ad approfondire la metodologia di allenamento da applicare ai suoi atleti

Una sorridente immagine di Dino Belardinelli negli anni Settanta insieme all'amico e collega Piero Pennisi

ANCONA – Il “prof” Belardinelli se n’è andato, è uscito di scena in silenzio con il rispetto e il ricordo di tanti, dei suoi ex alunni, dei suoi ex atleti. Dino Belardinelli si è spento nella notte del 12 febbraio, giovedì 13, alle 10.45 alla chiesa di Santa Maria dei Servi di Ancona sarà celebrato il funerale. Lo ricorda la Vela Nuoto Ancona, società sportiva in cui Belardinelli ha allenato per decenni, dal 1962 agli anni Novanta. E’ stato un pioniere dell’allenamento nel nuoto, ricorda anche la Federnuoto delle Marche, nonostante venisse dalla ginnastica artistica: fu uno dei primi a diplomarsi all’Isef quando era solo a Roma, uno dei primi nelle Marche ad approfondire la metodologia di allenamento da applicare ai suoi atleti. E di atleti di valore, in quegli anni Settanta, ne ha sfornati tanti, da Davide Petrelli a Paola Biagini, tra gli altri, da Marco Forni a Massimo Tarantelli, a Federica Orlandi.

«L’ho conosciuto negli anni Settanta  – ricorda Fausto Aitelli, ex presidente Federnuoto delle Marche ed ex presidente Vela Nuoto Ancona – mi ricordo che la moglie lo veniva a prendere al Passetto alla fine degli allenamenti, ma ricordo anche le sue doti di paciere quando noi, che eravamo i nuotatori più anziani, tolleravamo male l’arrivo di altri allenatori. I suoi meriti, allora, sono stati quelli dell’approccio scientifico all’allenamento ma anche le doti di comunicatore. Stava bene insieme ai ragazzi, grazie alla sua empatia, ci sapeva fare. Aveva cominciato ad allenare quando ancora non esisteva la piscina del palasport di via Veneto: noi nuotavamo d’estate nella vasca del Passetto e poi d’inverno facevamo solo ginnastica, non esistevano piscine al coperto, al massimo una volta al mese facevamo una puntata allo Sterlino di Bologna». Negli ultimi anni, anche se era in pensione, accompagnava spesso e volentieri i nipoti alla piscina del Passetto e quando era al mare elargiva loro consigli per nuotare meglio. Il post della sua ex società sportiva, su Facebook, ha raccolto in poche ore numerosi commenti da parte di chi lo conosceva bene.