La Filt Cgil Marche esprime preoccupazione «per la rinuncia di Aeroitalia al bando di gara di Enac sui voli di continuità e per la prospettata procedura di urgenza per individuare il un nuovo soggetto» spiega il sindacato in un comunicato stampa. «È una situazione che ci lascia perplessi – dichiara Valeria Talevi, segretaria generale Filt Cgil Marche – , i veri soggetti lesi da tutto questo bailame sono i marchigiani e i lavoratori dello scalo e di tutto l’indotto».
Secondo Talevi, «i voli di continuità territoriale sono solo una parte dello sviluppo auspicato dalla giunta Acquaroli. La continuità territoriale è stata concessa perché le Marche sono una regione in transizione e cioè meno sviluppata delle altre, carente di infrastrutture per i collegamenti che ne determinano l’isolamento». Senza dubbio, «l’incertezza di questi voli non consente un’organizzazione del lavoro stabile. La FILT CGIL, insieme agli altri sindacati – prosegue il comunicato -, ha chiesto di essere convocata dalla Regione, già dal 20 novembre scorso, per essere informata sulla situazione aeroportuale. Il tutto per rassicurare i lavoratori che sono preoccupati per il loro futuro».
Per la Filt Cgil, «occorre andare oltre i voli di continuità e attuare il piano industriale presentato dalla società di gestione dello scalo, che prevede lo sviluppo del cargo e l’intermodalità tra le principali infrastrutture della provincia. Tutte misure che richiedono investimenti pubblici e privati».