Ancona-Osimo

Affitti brevi, le nuove regole. Fiaip Marche: «La normativa non aiuta il mercato immobiliare»

Il presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Emanuele Fiori commenta la normativa che regola il mercato degli affitti brevi, criticandone alcuni aspetti

ANCONA – Le nuove regole sugli affitti brevi turistici non incontrano il favore degli immobiliaristi. Emanuele Fiori presidente regionale della Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, evidenzia le criticità della normativa che punta a regolare il mercato degli affitti brevi, ovvero quelli inferiore ad un mese.

«La normativa non aiuta il mercato immobiliare – dice Fiori – il drastico aumento della tassazione alla fine potrebbe scoraggiare dall’acquisto di una abitazione quale forma di investimento». La cedolare secca sale, infatti, dal 21 al 26% per chi affitta per periodi brevi la seconda abitazione.

«È come se il mercato immobiliare fosse una sorta di bancomat – prosegue Fiori – una tassazione sicura nei confronti dei proprietari, ma questa logica non aiuta il mercato in fase di rilancio». Tra le critiche sollevate dalla Fiaip Marche ci sono gli adeguamenti richiesti sul fronte degli standard di sicurezza.

Emanuele Fiori, presidente regionale Fiaip

Negli appartamenti affittati ad uso turistico i proprietari dovranno collocare dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti, insieme ad estintori portatili. Non solo, per i proprietari scatta anche l’obbligo di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presso lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) del comune di riferimento.

«Le abitazioni estive in un certo senso vengono equiparate a strutture ricettive, ma non sono alberghi – spiega Fiori – c’è da considerare che chi opta per un soggiorno in appartamento cerca una tipologia di vacanza diversa da quella di chi sceglie l’hotel. Il turismo in appartamento è un indotto anche per il territorio. Il condizionare con eventuali tasse e normative un mercato in crescita può portare un rallentamento del mercato stesso che un rallentamento del mercato che sviluppa sul territorio. Con una diminuzione consequenziale del pil locale e nazionale. Questa nuova normativa finisce anche per frenare il turismo».

«Positivo – conclude – il fatto che sia stato imposto ai B&B di versare la tassa di soggiorno, visto che fanno il nostro stesso mestiere devono avere gli stessi obblighi».

© riproduzione riservata