Ancona-Osimo

Ancona, agenti della Questura in Gambia per rimpatriare uno straniero pericoloso e irregolare

Era recluso per gravi precedenti quali rapina, traffico di stupefacenti, lesioni personali. L'operazione di rimpatrio è durata in totale 3 giorni

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Importante operazione di ordine e sicurezza pubblica quella portata a termine dagli operatori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ancona.

Infatti, durante la notte del 26 agosto è stato prelevato dalla Casa Circondariale di Ancona, un cittadino gambiano classe 98′ recluso per gravi precedenti quali rapina, traffico di stupefacenti, lesioni personali. Lo straniero, irregolare sul territorio italiano, era stato destinatario di un’espulsione giudiziaria per motivi di ordine e sicurezza pubblica. I poliziotti della Questura di Ancona si sono prontamente attivati al fine di dare esecuzione al provvedimento dell’autorità giudiziaria ed evitare in questo modo che, una volta espiata la pena residua, il soggetto, pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica potesse tonare a delinquere sul territiorio nazionale. In questo senso, alle prime luci dell’alba i tre poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, specializzati nelle scorte internazionali, sono partiti alla volta del Gambia al fine di assicurare il rimpatrio dello straniero, che effettivamente veniva comunicato durante la stessa sera del 26. L’operazione di rimpatrio è durata in totale 3 giorni.

Queste operazioni assicurano il definitivo allontanamento degli stranieri destabilizzanti per la tranquilla e pacifica convivenza sociale, i quali se così non fosse continuerebbero a permanere irregolarmente sul territorio nazionale continuando delinquere.

Il Questore Capocasa: «Le operazioni di rimpatrio degli stranieri pericolosi ed irregolari consentono di allontanare fisicamente dal nostro territorio soggetti che altrimenti continuerebbero a delinquere. Ciò consta un impiego di risorse notevoli ma ciò è possibile solo grazie all’impegno profuso dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato che accompagnano materialmente gli stranieri fino ai loro Paesi di origine, per poi fare rientro in Italia al termine dell’operazione».

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