ANCONA – «Esprimiamo solidarietà ai colleghi del Pronto Soccorso di Pesaro e chiediamo attenzione alle problematiche dei Pronto Soccorso di tutta Italia». Così Susanna Contucci, primario del Pronto Soccorso di Torrette a margine del flash mob che si è svolto questa mattina, 5 novembre, davanti all’ingresso del reparto dell’ospedale regionale di Ancona.
Per 60 secondi i medici, gli infermieri e gli Oss del Pronto Soccorso si sono fermati per protestare contro la spirale di aggressioni e violenze che sta colpendo con sempre maggiore frequenza gli operatori sanitari anche nelle Marche.
L’ultimo episodio è quello avvenuto nella serata del 3 novembre all’ospedale di Pesaro, dove un 23enne dopo aver dato in escandescenza all’interno del Pronto Soccorso, ha colpito a calci e pugni alcuni operatori del reparto.
Ma anche nel reparto di Ancona negli ultimi giorni si sono registrati episodi legati a pazienti in condizioni di abuso di sostanze stupefacenti, che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. La protesta silenziosa, che ha interessato anche altri Pronto Soccorso della regione, alle 12 di oggi coinvolgerà anche il nosocomio di Pesaro, dove sarà presente anche l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
Medici, infermieri e Oss, chiedono maggiore attenzione, non solo sul fronte delle gravissime e odiose aggressioni e violenze, ma anche verso la carenza di medici e infermieri che affligge il sistema sanitario. Un tema forte, messo ancora più in evidenza dalla pandemia che ha imposto un lavoro sempre crescente e in prima linea.