Ancona-Osimo

Campeggi, case sull’albero, spa e alloggi speciali: nelle Marche l’agriturismo diventa esperienziale. Carloni: «Una rivoluzione»

In Consiglio regionale è stata approvata una modifica alla normativa vigente in materia di multifunzionalità delle imprese agricole che apre la strada alla rivoluzione dell'agriturismo

La campagna marchigiana

ANCONA – Disco verde a maggioranza in Consiglio regionale per la proposta di legge promossa dal vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni, che modifica la normativa vigente (Legge Regionale 21 del 14 novembre 2011) in materia di multifunzionalità dell’azienda agricola e diversificazione in agricoltura. Tra le novità introdotte dalla normativa, l’introduzione dell’ospitalità di animali, la possibilità di realizzare attività promozionali e degustazioni di vino, birra e prodotti caratteristici, corsi di cucina. Le aziende agricole che hanno un agriturismo potranno poi prevedere appositi spazi per il picnic e per il lavoro a distanza, che tanta diffusione ha avuto in pandemia.

Con la modifica della normativa viene anche semplificata l’attività di ospitalità, di somministrazione di alimenti e bevande e vengono introdotte nuove forme di agriturismo esperienziale come il glamping (campeggio di lusso), le case sugli alberi e le botti, a patto che le strutture siano removibili.

Gli agriturismi che potranno anche erogare il servizio di asporto e di consegna a domicilio, vengono inseriti nella formazione del Piano turistico regionale, in modo da includerli nelle attività promozionali regionali a livello nazionale ed internazionale del turismo.

Obiettivo del provvedimento, la semplificazione amministrativa dei procedimenti e la valorizzazione del turismo rurale. «Anche nelle Marche si potrà dormire in una botte, fare glamping (campeggio glamour, ndr) o passare la notte in una casa sull’albero – commenta il vice presidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni, che ha promosso la legge -. Oggi abbiamo dato il via libera ad una vera rivoluzione dell’agriturismo marchigiano nel segno della semplificazione e dell’armonizzazione di un’attività che sarà sempre più nevralgica nell’immediato futuro. Vogliamo – aggiunge – che i nostri agriturismo possano evolversi e caratterizzarsi nel segno della qualità e della pluralità dei servizi offerti, anticipando le richieste di un mercato sempre più esigente e diversificato».

Mirco Carloni, vicepresidente della Giunta regionale

Carloni sottolinea che si tratta di «una legge all’avanguardia a livello nazionale, frutto di un confronto durato mesi, che nasce principalmente dalla necessità di fornire agli operatori uno strumento legislativo che consenta attività di ristorazione e alloggio collaterali a quella principale. Le aziende agrituristiche potranno inserire nuove formule di attività esperienziale aumentando esponenzialmente le capacità di impresa aziendale focalizzata sull’accoglienza».

Un adeguamento «fortemente atteso per far fronte ai mutamenti epocali, intervenuti negli ultimi anni in una logica di semplificazione amministrativa e burocratica – conclude il vice presidente -, ma anche per la naturale evoluzione dell’agriturismo sulla base delle nuove richieste formulate da tutti quegli ospiti che scelgono di passare il proprio tempo libero in una azienda agricola. Le Marche dispongono di un patrimonio immenso che grazie a questa legge potremmo valorizzare in un’ottica di qualità dell’offerta e dei servizi».

Andrea Putzu, consigliere regionale Fratelli d’Italia

Ad illustrare in Aula la legge sono stati i consiglieri regionali Andrea Putzu (FdI) e Antonio Mastrovincenzo (Pd). Una proposta di legge «che nasce principalmente dalla necessità di fornire agli operatori degli agriturismi uno strumento legislativo che risulti aggiornato ai mutamenti intervenuti negli ultimi anni», osserva il consigliere regionale Andrea Putzu. «Una necessità rafforzata soprattutto a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 in una logica di semplificazione amministrativa/burocratica, ma anche per la naturale evoluzione dell’agriturismo sulla base delle nuove richieste formulate da tutti quegli ospiti che scelgono di passare il proprio tempo libero in una azienda agricola, garantendo anche la possibilità a tutte le aziende agricole che risiedono nei territori più marginali di avere una adeguata opportunità di sviluppo economico».

I consiglieri della Lega Mirko Bilò e Marco Marinangeli

«Nella nuova versione turistica delle Marche vogliamo valorizzare il turismo esperienziale – dichiarano i consiglieri della Lega Mirko Bilò e Marco Marinangeli– e per questo abbiamo voluto creare la possibilità di posizionare strutture amovibili come ad esempio il glamping, le case sugli alberi e gli alloggi in botti. I turisti sono sempre di più alla ricerca di attività immersive che li coinvolgano direttamente, portandoli ad interagire con le tradizioni, con la cultura, con la storia e con le persone del luogo che visitano».