Ancona-Osimo

Allerta meteo fino alle 24, ancora temporali e temperature in discesa. Domenica migliora

Il nucleo della perturbazione sta transitando in mare a 10-20 km dalla costa. Le piogge più intense interesseranno la parte a sud delle Marche. Per il ritorno dell'alta pressione occorrerà attendere ancora qualche giorno

ANCONA – Piogge, temporali e temperature sotto la media. Come previsto dalla Protezione civile regionale è tornato il maltempo sulle Marche. «Le immagini radar – spiega il dirigente regionale della Protezione civile David Piccinini –  mostrano celle temporalesche localmente di forte intensità presenti sulla nostra regione». Fortunatamente, evidenzia il dirigente della Protezione civile, il nucleo della perturbazione, che si muove da nord ovest a sud est, è localizzato sul mare, a circa 10-20 km dalla costa, per cui al suolo darà luogo ad isolati temporali.

La nostra zona oggi è interessata da strutture temporalesche che dal sud di Jesi e Cingoli si stanno spostando verso il sud della Regione, dando origine a temporali estivi. Fenomeni intensi, interesseranno la zona sud delle Marche, da Civitanova Marche in giù, specie durante le ore centrali della giornata. Domenica migliora, tornerà il sole anche se l’aria sarà fresca – spiega il meteorologo della Protezione civile, Francesco Iocca – le temperature massime saranno in aumento: sabato 13 luglio le massime si aggireranno tra i 20 e il 25 gradi, domenica 14 luglio si attesteranno intorno ai 27-28 gradi, mentre per il ritorno dell’alta pressione dovremo ancora attendere perché nei prossimi giorni potrà esserci ancora dell’instabilità.

L’allerta meteo cesserà alle 24 di oggi (13 luglio), ma già «dalle 18 di questa sera dovremmo esserne fuori», sottolinea Piccinini.

il dirigente regionale della Protezione civile ha già inviato al presidente regionale una relazione nella quale illustra la portata degli eventi che hanno colpito la regione in modo da avviare l’iter per la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni da maltempo. La Protezione civile ha ricevuto richiesta da 13 dei 25 comuni che avevano attivato i Coc, Centri Operativi Comunali, durante l’emergenza.

Nell’attesa di una ricognizione precisa dei danni alle strutture pubbliche, private e private produttive, il presidente regionale Luca Ceriscioli ha già scritto al presidente del Consiglio dei Ministri Conte, affinché il Governo «deliberi la dichiarazione di stato d’emergenza nazionale per tutto il territorio della Regione Marche». Ceriscioli nella missiva scrive che «il territorio marchigiano è stato interessato da fenomeni meteorologici di grave entità e persistenza che hanno causato danni ingenti alle infrastrutture e alle attività economiche». Ceriscioli fa sapere che intende inviare «nel più breve tempo possibile la documentazione che in questi giorni i comuni e i privati stanno approntando».