ANCONA – «C’è una distinzione tra quello che è successo» con l’alluvione «in Emilia-Romagna e nelle Marche, ci tengo a dirlo perché associare sempre la nostra regione ad eventi catastrofici e calamitosi a elevatissima intensità, comporta anche un messaggio che può essere sbagliato a livello turistico». A rimarcare con i cronisti il distinguo sulle conseguenze dei fenomeni alluvionali che in primavera hanno colpito Emilia-Romagna, Marche e Toscana, è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, parlando a margine della presentazione delle quattro nuove rotte che partiranno dall’aeroporto di Falconara: Barcellona, Bucarest e Vienna dal 15 settembre, e Amsterdam entro l’anno.
«Abbiamo avuto tante disdette, quindi, è giusto rivendicare e dire che ci sono stati dei problemi che vanno risolti – ha detto il governatore -, smottamenti, alcuni problemi sulla viabilità, soprattutto minore, dell’entroterra pesarese e anche nell’ambito dei confini con l’Emilia-Romagna, qualcosa di importante è accaduto anche nel Fermano, però ricordiamo a tutti che quello che è accaduto nel periodo primaverile del 2023» nelle Marche «non è paragonabile» a quello che è successo in Emilia-Romagna.
Sentito sulla sua nomina a sub commissario per la ricostruzione post alluvione, avvenuta da parte del generale Figliuolo Acquaroli, che ha nominato sub commissari anche i governatori di Emilia-Romagna, Bonaccini, e della Toscana, Giani. ha detto «è importante riuscire a ripristinare quel percorso che possa portare le nostre città, i territori colpiti dall’alluvione nel periodo primaverile, ad avere delle risposte quanto prima».