ANCONA – È in corso di svolgimento ad Ancona, questa mattina (venerdì 23 settembre) la manifestazione legata allo “sciopero globale per il clima”, tornata a riproporre i temi del movimento Fridays for Future. Imbrattato dai manifestanti il muro di Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, con parole e frasi di protesta riferite ai tragici fatti degli ultimi giorni, all’alluvione che ha devastato una ampia parte delle province di Ancona e Pesaro Urbino e provocato ben undici vittime (mentre dei due dispersi sono ancora in corso le ricerche).
La protesta ambientalista, a poco più di una settimana da quanto accaduto, non può non legarsi fortemente alla drammatica attualità.
Nei giorni scorsi, nel chiamare alla partecipazione, gli organizzatori si erano espressi così: «Sgomento amarezza e tanta rabbia. Difficile trovare le parole giuste per raccontare quello che è successo nelle nostre amate #Marche. Sgomento perché ci sono amici, parenti, persone vicine che in un attimo hanno perso tutto. Amarezza perché i nostri (e tanti altri) appelli sono stati costantemente ignorati. Parlano di un consumo di suolo dilagante e sconsiderato: una superficie pari a 203 campi da calcio sottratti in un anno per la cementificazione mentre i fondi regionali sul dissesto idrogeologico nel 2020 e 2021 son stati tagliati a 0. Sì, 0! Dimenticando completamente la tragedia e i morti nelle stesse zone del 2014. Tutto ciò accompagnato da massivi interventi di rettificazione. Senza un suolo capace di drenare e con una gestione dei fiumi che non ne rispetta il naturale andamento idografico, con un clima che si sta spostando sempre più verso quello tropicale, era possibile ipotizzare una situazione del genere. Nessun evento straordinario! E infine rabbia perché questa situazione era evitabile semplicemente ascoltando gli appelli di scienziati e società civile . Servono prevenzione e interventi seri, subito. Dal 2009 ci sono fondi per sistemare il Misa: tutto sperperato! Era giugno di quest’anno: 8 arresti e 24 indagati per tangenti nella “manutenzione dei fiumi” marchigiani…Per questo. Per altro. Per tutto. Non possiamo restare indifferenti.Davanti all’inazione della politica non possiamo che contrapporre le nostre azioni: scioperi e disobbedienza civile. Non potrete ignorarci ancora a lungo, se l’intenzione è quella di bloccare il nostro futuro noi bloccheremo il vostro presente miope e poco lungimirante. Voi politici siete già il passato.Partecipa anche tu alla manifestazione! Portiamo corpi, sentimenti e rabbia sotto la Regione».