ANCONA – «Il Pd la smetta di alimentare un clima di odio e di divisione strumentalizzando l’efferato omicidio di Alika Ogorchukwu». Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli intervenendo sulle polemiche scatenate dopo l‘omicidio dell’ambulante 39enne nigeriano in pieno centro a Civitanova Marche.
Con l’accusa di omicidio volontario e rapina è recluso nel carcere di Montacuto Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, il 32enne che venerdì scorso, ha colpito l’ambulante con la sua stessa stampella, lasciandolo esanime a terra.
«Giuseppe Ferlazzo ha “collaborato, ha chiesto scusa e ha chiarito che non c’è stata alcuna motivazione di tipo razziale” e ancora, “a prescindere dal colore della pelle avrebbe comunque commesso quel gesto ‘bruttissimo’» dice riferendosi alle dichiarazioni rilasciate dall’avvocato di Ferlazzo, Bizzarri, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta ieri mattina.
«La Procura di Macerata non contesta alcuna aggravante di tipo razziale – spiega Ciccioli – e le accuse sono omicidio volontario e rapina. Si sono, dunque, definitivamente chiariti i contorni di questo terribile episodio: non c’entra nulla il razzismo».
Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia «la politica locale non ha dato il meglio di sé. Fin da subito è iniziata un’agghiacciante strumentalizzazione»: dalle critiche al post del presidente Acquaroli nel quale non si è riportato il nome di Alika Ogorchukwu, in spregio alle più elementari regole di tutela dei familiari della vittima che, magari, ancora non erano stati informati dalle forze dell’ordine. Al successivo tentativo di inserire, pervicacemente e a tutti i costi, la matrice razziale da parte della sinistra come fanno gli avvoltoi sui cadaveri. E ciò nonostante gli investigatori, gli unici ai quali occorre dar fede, l’abbiano esclusa quasi immediatamente».
«Fa specie – aggiunge – constatare, per l’ennesima volta, come il Pd riesca a strumentalizzare tutte le vicende di cronaca della nostra Regione per un mero tornaconto elettorale e politico. Vergogna. Invece di analizzare, insieme, ciò che è accaduto e, da politici degni di questo nome, lavorare per potenziare tutti quei servizi che possano andare incontro agli interessi dei marchigiani in termini di sicurezza e di cura delle fragilità mentali, optano – conclude – sempre per ergersi come finti moralizzatori interessati solo a creare divisioni e fazioni, alimentando, loro sì, un clima di odio».