ANCONA – Anna Maria Bertini rassegna oggi le dimissioni dall’incarico di assessore alla cultura del Comune di Ancona. Il “ritocco” di giunta, atteso nei mesi scorsi, è dunque pronto, d’altra parte erano stati troppi gli imbarazzi di sindaco e colleghi di giunta dovuti alla sua gestione dell’assessorato per non giungere alla conclusione anticipata del mandato. Due anni fa il suo nome era stato scelto dopo lunghe riflessioni, ma Anna Maria Bertini non ha mai pienamente convinto, nel ruolo di assessore alla cultura, forse per questioni caratteriali, ma anche a causa di diverse vicende che si sono succedute, nell’arco di questi due anni, culminate con la notizia dell’ammanco di 300mila euro nel bilancio della fondazione Teatro delle Muse, fondi che erano stati garantiti proprio dall’assessore, che già cominciava a non godere più della fiducia del sindaco Silvetti, vicenda che tra l’altro ha scatenato l’attacco dell’opposizione.
Il caso del “buco” da 300mila euro, avrebbe dunque fornito l’assist al sindaco per prendere una decisione e chiedere all’assessore di fare un passo indietro. Alla fine, ragioni politiche anche interne alla Regione Marche, dove Anna Maria Bertini ricopriva un ruolo da dirigente, hanno consigliato la stessa di rassegnare le proprie dimissioni. Fatto sta che è già tempo di toto-nomi per il ruolo di assessore alla cultura: quattro sarebbero i candidati papabili, tutte donne. Sono Lorella Bonamano (candidata alle ultime elezioni amministrative con Fratelli d’Italia), Francesca Carli (lista civica), Viviana Caravaggi Vivian (presidente dell’Ordine degli architetti e attuale dirigente del Comune) e Marta Paraventi (ex dirigente in Regione). Proprio quest’ultima sembrerebbe in pole position per la scelta imminente del sindaco Silvetti.
Queste le parole del primo cittadino Daniele Silvetti: «Ho ricevuto le dimissioni della dottoressa Annamaria Bertini da assessore alla Cultura dovute alla ripresa della sua attività professionale. Desidero ringraziarla per l’impegno e le attività portate avanti – tra le altre, la riapertura dell’Anfiteatro, il festival Popsophia, la mostra sul Futurismo e quella attualmente allestita per il Giubileo a Roma – nel corso del suo assessorato. Attività svolte con grande dedizione e impegno che non sono venuti meno neppure nei momenti difficili e a fronte di critiche dai toni a volte sopra le righe».