ANCONA – «Non sono solito rispondere alle polemiche sul terremoto. Stavolta però non posso stare zitto di fronte all’ennesimo attacco di Arrigoni» e all’«ennesima miserabile polemica», è la replica del presidente regionale Luca Ceriscioli alle accuse mosse dal senatore della Lega Paolo Arrigoni a tre anni dal sisma che ha colpito le Marche, la cui prima scossa era avvenuta alle 3.36 del 24 agosto del 2016.
Arrigoni aveva attaccato duramente Ceriscioli accusandolo di una «gestione disastrosa delle Sae (Strutture Abitative Emergenziali), delle macerie e dell’Usr regionale (Ufficio di ricostruzione)» in risposta alla critica sollevata dal presidente regionale di non avere, con la crisi di governo, un interlocutore a cui indirizzare le lamentele sulla gestione del post terremoto.
Arrigoni aveva accusato il presidente regionale di «ribadire il suo impegno costante per la ricostruzione» ma di «aver lasciato per strada ancora 100 mila tonnellate di macerie da rimuovere solo ad Arquata» e di lungaggini da parte dell’Usr per decretare una pratica. «È indecoroso per l’istituzione che rappresenta che ci rifili la solita menata del governo cattivo che è stato sordo al grido di dolore dei territori – aveva detto -. Ormai lo sanno tutti che quel grido è frutto proprio della vergognosa inadeguatezza sua e dei suoi massimi collaboratori che tempo e modo per fare del proprio meglio l’hanno avuto e che le regole che oggi criticano le hanno scritte in prima persona con i loro governi PD».
Arrigoni aveva poi attaccato il presidente regionale accusandolo di tenere alla «poltrona che sente sempre meno salda sotto i colpi dei cittadini stanchi della vostra spocchiosa inettitudine».
«Siete talmente nel panico da volerla putellare ad ogni livello turandovi il naso in un’alleanza contro natura con quel M5S su cui, a proposito di terremoto, state cercando di scaricare ogni vostra responsabilità».
Secca la replica di Ceriscioli: «Abbiamo commemorato i morti del sisma, ci siamo uniti tutti nel ricordo e nel dolore – spiega Ceriscioli -. Arrigoni invece ha trovato il tempo di attaccare me, di fare l’ennesima miserabile polemica. D’altronde è lo stile della Lega, quella che prima dell’Italia pensa ai propri interessi di bottega».
«Ad Arrigoni sfugge che il suo partito ha governato per gli ultimi 14 mesi, quando parla di vergogna è evidente che sta facendo una seduta di autocoscienza allo specchio».
«Non si capisce con quale coraggio Arrigoni possa sollevare certe accuse quando proprio la Lega in campagna elettorale l’anno scorso aveva garantito ai terremotati che avrebbero risolto la difficile situazione, promettendo addirittura un Testo Unico, semplificazioni di ogni genere e invece in 14 mesi di governo non solo non hanno fatto nulla di quanto promesso ma non hanno neanche messo un soldo in più rispetto ai governi precedenti – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti -. Questa non è altro che una vergognosa opera di sciacallaggio politico che i cittadini a tempo debito sapranno valutare».