Ancona-Osimo

Ancona, l’apprensione dei ristoratori: «Aiuti e ristori adesso non bastano più» – VIDEO

Le testimonianze di due ristoratori di Ancona e di un membro della giunta di Camera di Commercio confermano il momento di difficoltà per tutta la categoria

Rustico Pizzeria Ristorante
Una delle sale del Rustico

ANCONA – I continui cambi di colore alle regioni, la mancanza di programmazione dettata dalle varie restrizioni, l’insufficienza di aiuti e ristori e un futuro che, al momento, non può certo definirsi roseo. Non è facile il presente per i ristoratori d’Italia che, probabilmente, possono definirsi tranquillamente tra le categorie più colpite da questa seconda ondata di pandemia. Anche ad Ancona la situazione è particolare e ascoltando i vari operatori emergono due testimonianze inequivocabili.

«Gli aiuti non bastano più»

Federico Gasparroni, titolare de “Il Rustico” spiega molto razionalmente il contesto in cui lui e i suoi colleghi stanno vivendo da ormai troppo tempo: «I costi sono perfettamente identici a quando eravamo aperti. Gli aiuti promessi sono ridicoli in confronto ai costi reali e anche i ristori non bastano più per coprire le perdite. Sento pubblicizzare il credito d’imposta ma sappiamo tutti che non rappresenta un aspetto determinante rispetto a ciò che stiamo perdendo. Cosa pesa di più? Il non poter programmare, i continui cambi di colore alle regioni non ci consentono di pianificare il nostro servizio e la nostra attività. Lo stato d’animo non è buono, vogliamo lavorare e non capiamo perchè a certi settori venga permesso e ad altri no».

Rincara la dosa Giancarlo Filonzi, volto storico della “Botte”: «Ristori e aiuti sono insufficienti, noi siamo in emergenza. Il nostro locale lavorava sia a pranzo che a cena e il risparmio è esiguo, al massimo cento euro di luce al mese. Abbiamo tutto il personale in cassa integrazione e anche il delivery, così come l’asporto, è calato perché ormai lo fanno tutti. Anche il salumiere sotto casa. Cosa chiediamo? Un aiuto serio, un venire incontro alla nostra categoria. Basterebbe applicare dei controlli seri. Inconcepibile che in zona gialla, nonostante venga rispettato il distanziamento, non si possa lavorare la sera».

La voce della Camera di Commercio

Per conto della Camera di Commercio marchigiana ha parlato Fausto Calabresi, uno dei componenti della Giunta: «I ristoratori rientrano senza dubbio tra le categorie più colpite dalla pandemia e stanno risentendo più degli altri delle difficoltà derivanti dal Covid e dalle disposizioni. I dati che arrivano non sono catastroficamente negativi ma neanche positivi, a febbraio sapremo sicuramente essere più precisi con una nuova indagine più probante. Da parte nostra vogliamo appostare delle risorse finanziarie per poter dare più sollievo alla categoria».