ANCONA – Piena operatività dell’Atim, l’agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione, rafforzamento del trend positivo per il comparto turistico, presenza del ‘brand Marche’ sui principali mercati nazionali e internazionali, avvio della nuova programmazione Fesr 2021-2027 e bandi per i Comuni e per gli operatori turistici e altre iniziative. Sono le principali strategie su cui punta la Regione «per potenziare l’immagine e l’offerta turistica regionale e i dati record stabiliti nel 2022 ci dimostrano che siamo sulla strada giusta» dice il governatore Francesco Acquaroli.
La Giunta regionale ha approvato il piano delle attività del turismo che comprende numerose iniziative rivolte agli enti locali, agli operatori e alle imprese, a progetti di valorizzazione turistica e alle attività di funzionamento dei servizi regionali.
Il piano conta su circa 4,8 milioni, che vanno a sommarsi ai fondi assegnati all’Atim, 3,9 milioni per le attività legate alla promozione turistica e ai progetti per l’internazionalizzazione. A queste dotazioni si aggiungono anche le risorse del Fondo Unico Nazionale per il Turismo, della Programmazione POR e POC FESR 2021- 2027 e di altre progettazioni.
«Si consolidano le politiche regionali di programmazione turistica e di promozione – spiega il presidente della Regione Marche -, che si attuano in piena collaborazione e sinergia con l’Atim. Siamo al lavoro per potenziare l’immagine e l’offerta turistica regionale e i dati record stabiliti nell’anno 2022 ci dimostrano che siamo sulla strada giusta ma che c’è ancora molto da fare per promuovere le Marche in Italia e nel mondo».
I dati relativi alla stagione 2022 hanno registrato per le Marche un record storico, con oltre 11,3 milioni di presenze e 2,5 milioni di arrivi, che hanno registrato un incremento percentuale da record del +21,58% rispetto all’anno precedente. Anche nel 2023 la Regione continuerà a puntare sulla promozione delle Marche nei mercati internazionali con l’Atim. Il piano è stato inviato alla commissione consiliare competente e sarà condiviso con il Tavolo di concertazione del settore.
I fondi saranno destinati ai progetti di Comuni e realtà locali per eventi e manifestazioni che andranno ad arricchire l’accoglienza turistica su tutto il territorio attraverso lo sviluppo di 3 azioni specifiche: sostegno ai progetti locali di accoglienza turistica, ai grandi eventi di iniziativa territoriale e ai progetti locali di accoglienza turistica già calendarizzati per il 2024.
La promozione delle Marche passerà anche attraverso i tour operator, tramite azioni di promo-commercializzazione e promozione del brand Marche e destagionalizzazione dei flussi turistici, con il sostegno della Regione alla commercializzazione dei pacchetti turistici nelle Marche nei periodi di minor afflusso.
Nel sistema di accoglienza turistica, che si snoda attraverso gli Iat e le Pro-Loco, le risorse saranno destinate alla formazione e all’aggiornamento, alla progettazione di manifestazioni ed eventi di rilievo. Previsti progetti di tipo infrastrutturale con valenza turistica sovracomunale presentati da Comuni capofila (cartellonistica, totem informativi, piccole opere da realizzare per favorire la fruibilità di itinerari o percorsi, siti e piattaforme) anche per qualificare i servizi di informazione e accoglienza turistica.
Potenziati anche gli investimenti nella comunicazione e promozione digitale e i progetti di interoperabilità tra Regione e Ministero del Turismo. Collaborazione anche con Svem per l’avvio di progettualità aggiuntive con fondi europei. Tra le novità la proposta di legge a iniziativa della Giunta Regionale, approvata nella stessa seduta di lunedì, per l’estensione del Codice Identificativo Regionale anche alle strutture agrituristiche e a quelle ittituristiche che svolgono attività di ospitalità per rendere così sicuro e trasparente l’intero sistema ricettivo.
L’istituzione da parte dello stato del Codice identificativo per ogni struttura ricettiva regolarmente autorizzata e inserita nella banca dati regionale, ha realizzato uno strumento per contrastare l’abusivismo e tutelare il turista da offerte dubbie e rischiose nel campo ricettivo.