ANCONA – Una partita di calcio finita con un timpano rotto all’arbitro. Sono arrivate le condanne per presidente e calciatori del Colle 2006, squadra di calcio del Collemarino. Il 26 novembre del 2016 avevano accerchiato e aggredito il direttire di gara Nezeraj Eriseld, albanese, appena 23enne. Finirono a processo per minacce, lesioni personali e violenza privata.
Ieri la sentenza emessa dal giudice Carlo Cimini, al tribunale dorico.
Le condanne sono arrivate per il presidente pro tempore Giancarlo Mancini, 62 anni, anconetano, condannato ad un anno (senza sospensione della condizionale), il capitano di allora del Colle 2006 Massimiliano Mancini, 45 anni, condannato ad otto mesi insieme ai giocatori Michele Boria, 29 anni, Massimo Di Rocco, 25 anni, Marco Frezzotti, 27 anni, tutti anconetani, Matteo Di Martino, foggiano, 43 anni, Alberto Paolo Tomassoni, nativo della Svizzera, 49 anni, Lorenzo Boria, jesino di 28 anni e Remo Ciro D’Errico napoletano di 24 anni (per tutti loro pena sospesa). Dieci mesi invece per il giocatore Giuseppe Spina, 38 anni, anche lui anconetano. Quest’ultimo aveva anche le minacce, poi assorbite dalle altre due accuse, perché avvicinandosi all’arbitro, dopo il fischio di sospensione della partita, gli aveva detto «ti ammazzo, da qui non esci».
Il giocatore Lorenzo Boria è stato assolto «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di violenza privata nei riguardi di un giocatore avversario della squadra del Leonessa-Montoro che avrebbe costretto a rimanere nel terreno di gioco nonostante l’arbitro avesse sospeso la partita.
Era stato il fischio del gol del pareggio con la squadra avversaria a costargli la perforazione del timpano e una invalidità permanente del 3% all’arbitro albanese. Accerchiato a stento riuscì a raggiungere gli spogliatoi chiedendo aiuto alle forze dell’ordine.
I fatti erano successo a Collemarino, campionato regionale di prima categoria. Terreno di gioco impianti sportivi del quartiere anconetano dove era in corso la partita Colle 2006 e Leonessa Montoro. Una brutta pagina del calcio cittadino che finí con l’arbitro, Nezeraj Eriseld, albanese, oggi 28enne, aggredito e minacciato sul terreno di gioco dai giocatori del Colle e dal presidente di allora.
L’arbitro era parte civile con l’avvocato Jacopo Saccomani e chiedeva 50mila euro di risarcimento danni. La condanna per gli imputati è stata anche al pagamento di una provvisionale di 15mila euro.