Ancona-Osimo

Ancona, area ex Mattatoio, Tombolini: «Da destinare a cosa? Serve un ragionamento complessivo»

La zona vanta edifici storici ed è anche vincolata, ma l'amministrazione comunale, come spiega l'assessore, al momento ha altre priorità

ANCONA – Area ex Mattatoio da riqualificare come futuro contenitore, sociale, culturale o quant’altro, oppure da lasciare in balìa di se stessa e del progressivo degrado, con le attuali funzioni, Casa delle Culture, gattile, parcheggio scambiatore gratuito e magazzini comunali? Questo è il quesito che nasce spontaneo dopo il sopralluogo di CentroPagina dei giorni scorsi. Diversi progetti sono stati presi in considerazione nel tempo, per quest’area in pieno centro cittadino ma nessuno ha mai convinto fino al punto di passare dalla carta alla realtà. Anche l’attuale amministrazione comunale sembra voler lasciare le cose come stanno, nonostante con il tempo si assista al progressivo deterioramento di questi edifici storici, che risalgono quasi a un secolo fa, e sui quali c’è il vincolo della soprintendenza. Ne parla l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini: «L’ex Mattatoio è inserito nella valorizzazione dei beni, per capire se può entrare nel piano delle alienazioni. Qualcuno ha pensato all’idea di venderli, quegli edifici, ma non credo che si arriverà a questo. Gli immobili sono importanti, lì c’è la colonia felina, la Casa delle Culture, e non c’è a oggi un ragionamento a tutto tondo sulla connotazione urbana, culturale e sociale da dare a quell’area. L’amministrazione nel passato di analisi ne ha fatte, oggi c’è la Casa delle Culture che ne utilizza un pezzo, ma per il resto oltre alla colonia felina, non ci sono altri ragionamenti fatti. E’ un’area strategica, certamente, ma di contenitori ce ne sono tanti da valorizzare, resterebbe da capire in che modo questo si possa fare in quella zona».

In altre parole tutto resterà com’è, almeno per il momento: «Di contenitori di quel genere ne abbiamo diversi, in città – prosegue Tombolini – basti pensare a Villa Colonnelli, Villa Bellini e Villa Beer, tutti contenitori in cattivissimo stato di conservazione, che una volta recuperati bisognerebbe capire poi cosa ci si vuole fare. Questa forse è l’idea che prima di tutti va messa in campo. Cosa ci vogliamo fare, cosa ci possiamo immaginare. Uso sociale, culturale… ne abbiamo tanti di questi edifici utilizzati a tale scopo. Ad Ancona ci sono questi possibili contenitori, ma poi c’è anche la manutenzione degli altri edifici di proprietà comunale, c’è quella delle strade…». Il ragionamento è ampio e complesso, insomma, e per l’ex mattatoio il futuro resta ancora tutto da scrivere.