ANCONA – Via libera nella seduta del Consiglio regionale di ieri (28 luglio) alla legge per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’artigianato marchigiano. L’approvazione è arrivata all’unanimità. Sostegno all’ammodernamento strutturale, tecnologico delle imprese artigiane e alla nascita di nuove imprese sono i capisaldi della nuova normativa, insieme al sostegno all’accesso al credito per facilitare la costituzione di attività artigiane in coworking e di fab lab (officine computerizzate).
Tra le novità introdotte dalla legge ci sono l’istituzionalizzazione della figura del “maestro artigiano” e della “bottega scuola”, come punti di riferimento e luoghi di apprendimento, nell’ambito di una formazione permanente. Sul tavolo ci sono oltre 4,5 milioni di euro per il 2022.
La legge, ad iniziativa dell’esecutivo, promuove interventi specifici per l’efficientamento energetico, il recupero di immobili dismessi, il sostegno alle diverse forme di collaborazione tra imprese così da promuovere la costituzione di filiere produttive e la digitalizzazione delle aziende artigiane.
Marche, via libera alla legge per l’artigianato. I dettagli
«È una legge molto importante perché l’artigianato nella nostra regione rappresenta davvero la spina dorsale e il cuore pulsante dell’economia», afferma l’assessore all’Artigianato e Attività Produttive, Mirco Carloni. Obiettivo del provvedimento «far crescere le imprese artigiane delle Marche, farle evolvere e diventare più competitive e moderne». Tra gli obiettivi della normativa quello di favorire il piazzamento di queste attività sui più importanti marketplace internazionali, che rappresentano una vetrina ormai irrinunciabile e un canale fondamentale per l’export delle numerose eccellenze marchigiane, frutto di una sapienza e di tradizioni che si tramandano.
La legge sarà presentata domani a Carpegna in occasione degli Stati generali dell’artigianato che vedranno la presenza del sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini. «Quello artigiano può rappresentare un volano per l’economia regionale, se adeguatamente valorizzato – prosegue Carloni – . Investire sul manifatturiero è il vero futuro del nostro paese. Obiettivo è rendere l’artigianato marchigiano un protagonista della trasformazione produttiva digitale, coniugandolo con la tradizione e la storia della nostra regione. Dopo il brutto periodo vissuto a causa della pandemia, abbiamo l’occasione di rilanciare tutto il sistema produttivo marchigiano, con un pacchetto organico di misure a sostegno delle imprese».
La normativa varata in aula, demanda alla giunta regionale e alle rappresentanze degli imprenditori artigiani, il compito di attivare misure semplificate che abbiano un impatto rapido sull’economia, e che consenta alle imprese di recuperare le perdite di fatturato legate alle chiusure imposte in seguito alla pandemia.
Tra i progetti in cantiere ci saranno anche quelli di sostegno alle iniziative che puntano alla riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche, alla promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile, tramite anche l’insediamento di nuove imprese artigiane e del turismo emozionale, uno dei trend più ricercati del momento, che porta i vacanzieri alla scoperta delle tradizioni e dei mestieri.