ANCONA – Un corso gratuito per diventare volontario sociosanitario e per operare insieme all’Avulss di Ancona: comincerà il prossimo 3 marzo, primo appuntamento alle 17.30, e si concluderà mercoledì 2 aprile, dieci lezioni per imparare a diventare un volontario ospedaliero, in struttura e a domicilio. L’Avulss, Associazione di volontariato nelle unità locali socio sanitarie con sede locale ad Ancona in via Seppilli 2 (e sede nazionale a Saronno), svolge assistenza attualmente all’ospedale di Torrette, all’Inrca, nelle residenze protette Opera Pia Ceci di Camerano e Villa Almagià ad Ancona, e a domicilio, tra Ancona, Sirolo e Numana, su contatto fornito dagli assistenti sociali del Comune. il corso è organizzato in collaborazione con il Comune di Ancona, con l’assessorato alle politiche sociali del Comune dorico ed è stato presentato stamattina 25 febbraio nella sede Avulss di Ancona, in via Seppilli 2.
«Le associazioni di volontariato sul territorio sono per noi fondamentali – ha affermato l’assessore Manuela Caucci – e ogni volta che possiamo fornire patrocinio, sostegno e visibilità lo facciamo molto volentieri. Sono associazioni che hanno un duplice scopo fondamentale: da un lato sono una grandissima risorsa che ci consente di arrivare dove, purtroppo, noi da soli non riusciamo, ma dall’altro sono anche una fonte fondamentale di notizie per capire come si modifica il tessuto sociale della nostra città, ci permettono di comprendere le necessità del territorio. E, di conseguenza, a seconda della richiesta che arriva, noi possiamo calibrare la nostra risposta come amministrazione comunale».
Altri dettagli sul corso che partirà lunedì prossimo lo ha fornito la presidente Avulss Ancona, Emilia Greco: «I nostri cominciano a essere anziani, il Covid tra l’altro ha lasciato molte paure, prima della pandemia eravamo centotrenta, adesso siamo una settantina: ci servono nuovi volontari. Questo corso gratuito di dieci lezioni servirà per dare agli iscritti una formazione di base psicologica, medica e sociale. Non c’è numero chiuso, tutti possono partecipare. Ci rivolgiamo a chiunque abbia un minimo di capacità di relazione con persone fragili. Si può partecipare anche solo come uditori».