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Assegno temporaneo per i figli, Inas Cisl: «Partenza positiva nelle Marche, ma commisurata alla platea»

Partenza positiva per l'assegno temporaneo per i figli minori. Abbiamo fatto il punto con il responsabile regionale del Patronato Inas Cisl. Le domande per accedere alla misura di sostegno sono state aperte dal primo luglio

ANCONA – Sono 170 le domande inviate dal primo al 22 luglio nelle Marche dal Patronato Inas Cisl Marche per l’assegno temporaneo per i figli minori. Un dato omogeneo a livello regionale in tutte le province ad eccezione di quella di Pesaro Urbino, dove sono state presentate finora solo 14 domande.

Si tratta di una misura di sostegno per quanti non hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare, ovvero lavoratori autonomi, disoccupati, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, titolari di pensione da lavoro autonomo e nuclei familiari che non hanno tutti i requisiti necessari per avere diritto all’Anf (assegno per il nucleo familiare).

Paolo Appolloni, responsabile regionale del Patronato Inas Cisl Marche

«È una partenza positiva, ma commisurata alla platea delle persone che possono richiedere l’assegno» spiega Paolo Appolloni, responsabile regionale del Patronato Inas Cisl Marche. «In questo momento la prestazione è depotenziata dal momento che interessa solo quei lavoratori che non hanno diritto all’assegno al nucleo familiare. Tutti i soggetti che stanno percependo l’assegno familiare (dipendenti) continuano per tutto il 2021 a percepirlo».

Da gennaio 2022 dovrebbe essere esteso a tutti e diventare l’assegno unico andando ad «inglobare diverse prestazioni che oggi l’Inps eroga a supporto della famiglia, come il bonus bebé, il bonus mamma domani, il premio alla nascita, fino ad arrivare alle detrazioni fiscali».

Le domande possono essere presentate dal 1 luglio al 31 dicembre 2021, ma chi presenta la richiesta entro il 30 settembre «avrà diritto all’arretrato dal primo luglio» spiega Appolloni, precisando «ci aspettiamo che il grosso delle domande arriveranno a settembre».

I requisiti

Per ottenere l’assegno occorre presentare il modello Isee, essere residenti in Italia e avere nel nucleo familiare figli minori fiscalmente a carico. Nell’ipotesi di genitori separati l’assegno può essere ripartito al 50%.

«Una prestazione importante – conclude – che arriva in un momento di crisi economica e che va a colmare una mancanza di contributi per i lavoratori autonomi».

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