ANCONA – «Darò subito un grande segnale di apertura e vicinanza alla gente». Così la dem Chantal Bomprezzi all’Assemblea del Pd delle Marche, che si è tenuta ad Ancona nella Sala Conferenze della F.I.G.C in Via Schiavoni. A margine dell’evento, la prima assemblea dopo le primarie, Bomprezzi ha evidenziato «da qui in avanti vorrei che il Partito Democratico fosse ascolto, partecipazione, dialogo e cura delle persone» e in tal senso ha spiegato che la nuova segreteria, nominata oggi, «è all’insegna della grande discontinuità. Sin da subito voglio portare avanti il messaggio che gli elettori ci hanno dato».
Bomprezzi ha sottolineato il «passaggio» rispetto al passato ad una «segreteria della discontinuità, con membri per la gran parte di esperienza, ma giovani». Il Partito Democratico, sotto la guida della dem, è un Pd che «torna in mezzo alla gente» e in tal senso ha rimarcato di aver voluto dare spazio, prima del suo intervento alle testimonianze di alcune persone, tra sindacalisti, persone che hanno vissuto il sisma e l’alluvione e giovani.
«Veniamo da un periodo molto difficile – ha detto -, in cui siamo all’opposizione nelle Marche, un momento difficile che però ci ha consegnato un messaggio molto chiaro: il Partito Democratico non può rimanere chiuso nelle proprie stanze, ma deve essere aperto» ai marchigiani.
Il messaggio arrivato dagli elettori delle primarie, secondo Bomprezzi, è «abbiamo bisogno di voi. Non lo hanno chiesto a qualcun altro, lo stanno chiedendo a noi e il lavoro del Partito Democratico delle Marche deve partire proprio da questo: cercare di dare una risposta a chi, nonostante tutto, continua a volere la nostra presenza».
Tra i temi evidenziati dalla nuova segretaria, quello del lavoro, «strettamente connesso al tema del sociale, perché quando si parla di lavoro non si parla solo di economia e profitto, ma di persone». Accanto al concetto di inclusione ha posto in evidenza la vicinanza del partito a «quei lavoratori che la destra sta escludendo», ovvero «donne, gli adulti che perdono il lavoro e che, avendo una età avanzata, vengono considerati persone da scartare», giovani, neet e persone con disabilità.
Toccando il tema della sanità, ha posto la necessità di difendere il settore pubblico, «non possiamo concepire una sanità che va sempre di più verso il privato», mentre parlando del diritto allo studio, «che deve essere pubblico». Secondo Bomprezzi, «l’idea che sta portando avanti la destra» è quella «di rimanere fermi a delle etichette, le persone vengono viste come qualcosa da etichettare», mentre il Pd «non da etichette né giudizi» ma è un partito progressista. Tra le priorità della nuova segreteria, oltre al lavoro che deve garantire dignità, la tutela dell’ambiente.
Chantal Bomprezzi ha invitato l’altra candidata alle primarie, Michela Bellomaria, a fare squadra e ad affiancarla come vice nella sua segreteria, un’offerta che tuttavia non è stata per ora accettata, ma Bellomaria è entrata nella direzione del partito.
La squadra della Bomprezzi vede tra i componenti diversi giovani. Segreteria regionale Chantal Bomprezzi, Tesoriera – Giorgia Sampaoli, Organizzatore – Marco Belardinelli, Vice segretario – Matteo Terrani, Coordinatori di segreteria – Andrea Belegni, Saura Casigliani, Daniele Sturani, Andrea Salvatori, Manuela Ciaruffoli, Alessandro Iagatti, Mattia Santarelli, Claudio Cavallaro, Sara Calisti. Presidente Silvia Venarucci, eletta con 52 voti.
Invitati permanenti: Alessandro Del Monte – Art. 1 e Chiara Croce – segretaria GD Marche (Giovani Democratici Marche). Nella commissione di garanzia sono stati eletti: Francesco Comi, Ottaviano Lasconi, Maria Ercolani, Angelo Cola, Catia Ciabattoni.
Nella direzione regionale ci sono Daniele Olivi, Federica Fiordelmondo, Enrico Santini, Fabia Buglioni, Michele Brisighelli, Giorgio Baldantoni, Alessandra Khadem, Cristian Fanesi, Monica Scaramucci, Narciso Ricotta, Chiara Ridolfi, Mario Antinori, Dorotea Vitali, Meri Marziali, Antonio Marcelli, Elisa Marzetti, Michela Bellomaria, Palmiro Ucchielli, Sara Cucchiarini, Marco Ciccolini, Paolo Galli, Sabrina Sartini, Angelo Procaccini, Annarosa Cianci, Luigi Massa, Alessia Scoccianti, Andrea Gentili, Lidia Iezzi, Stefano Pompozzi, Patrizia Canzonetta.
Michela Bellomaria, in una nota stampa fa sapere «l’esito del voto ci consegna un risultato chiaro, forte ed inequivocabile: Chantal Bomprezzi ha vinto le primarie, quasi la metà degli elettori ha votato per la nostra mozione. Chantal è la nuova segretaria del partito democratico delle Marche, ed è la mia segretaria, perché per me il voto democratico dei cittadini è sacro, da cittadina e amministratrice. Io la riconosco come segretaria e la rispetto in questo ruolo consegnatole dai marchigiani e dalle marchigiane».
Bellomaria, prosegue affermando «sono qui pubblicamente, a mettere a disposizione il 47% dei consensi che ho raccolto alle urne, ed intendo farlo in una positiva ottica di collaborazione e di tensione unitaria, presupposto per una gestione unitaria. La necessità di tenere unito il partito al 100% è un’urgenza, anche suffragata dai numeri: il 26 febbraio abbiamo raccolto complessivamente poco più del 9% dei voti espressi dalla coalizione di centro sinistra alle ultime regionali. Questa percentuale certifica che c’è tanto da lavorare, che serve lo sforzo di tutti, di ognuno di noi, per mantenere unito, rafforzare e far crescere il Pd. Io, la mia squadra, i miei sostenitori – spiega – e coloro che hanno scelto la nostra mozione lo faranno: con lealtà, tenacia e spirito di collaborazione. Lo faremo rispettando il ruolo che i cittadini hanno consegnato a Chantal: sta alla segretaria e alla sua maggioranza, l’onere e l’onore di gestire il partito e di dettare la linea politica. Come nelle amministrative, chi perde, non entra in giunta ma può decidere di farlo successivamente, se c’ è condivisione su programma e proposte».
L’esponente del Pd dice: «Saremo gregari. Vogliamo collaborare con tutte le nostre forze, le persone, la nostra volontà per combattere insieme le battaglie che abbiamo di fronte, a partire dalle prossime elezioni amministrative con cui andranno al voto 15 comuni marchigiani, tra cui il nostro capoluogo. Siamo pronti a dare il nostro contributo, ventre a terra, per rafforzare le amministrazioni in cui stiamo governando e riconquistare le altre. Perché abbiamo più volte dimostrato che un Pd unito, vince e convince. Abbiamo considerato il presidente dell’assemblea quella figura di garanzia che potesse plasticamente sancire l’inizio di questa necessaria e leale collaborazione, in quanto la vice presidenza offertaci non è contemplata dallo statuto».
«Un punto di caduta ragionevole – secondo Bellomaria -, visto che anche a livello nazionale la nostra neo segretaria Shlein e Bonaccini, il candidato appoggiato sia da me che da Chantal, hanno appena siglato questo accordo con cui Bonaccini sarà il presidente dell’assemblea. Da parte nostra, avremmo proposto un profilo, non divisivo, che avrebbe incarnato al meglio anche la necessaria transizione generazionale e la nuova linea politica nazionale. Avendo registrato, in merito, una distanza con la segretaria, abbiamo preferito e deciso di non presentare una candidatura che possa essere equivocata come tentativo di rottura».
Michela Bellomaria assicura l’impegno della sua squadra «per garantire proposte che raccolgano le istanze del territorio marchigiano. Noi vogliamo continuare a parlare di proposte, e non di ruoli: osservatorio permanente sulla sanità, stati generali delle aree interne, un confronto strutturale con gli operai ed i sindacati sulle vertenze aperte nelle marche, tavolo con i territori interessati dall’alluvione e del cratere sismico, un focus sul trasporto pubblico. In questo senso, chiediamo che vengano subito riconvocati gli organismi dove porteremo queste proposte: questi sono alcuni temi a cui vogliamo dare subito il nostro leale contributo. Dunque, siamo pronti a lavorare per il rafforzamento del Pd Marche e per la costruzione dell’alternativa politica credibile alla destra: è questo che i cittadini di centro sinistra stanno aspettando e si aspettano da noi. Faremo la nostra parte – dice -, come sempre, con spirito di servizio e umiltà. Lo faremo, come la gavetta e la lunga militanza in questo partito, ci hanno insegnato: senza la necessità di avere ruoli, così come fanno tutti i nostri iscritti e simpatizzanti, che sottraggono tempo e impegno alla propria quotidianità perché ci credono, in questo partito, in maniera sincera e disinteressata. Questo è il metodo che ci siamo dati – conclude -. Noi ci crediamo. Dunque, a lavoro. Per il Pd e per le Marche».