ANCONA – «L’Atim? L’ennesimo poltronificio». A dirlo è Manuela Bora, consigliera regionale del Partito Democratico. «Dopo un anno e mezzo le attività continuano a essere svolte dai dipendenti regionali, mentre si sprecano ingenti risorse per pagare un direttore che dirige solo sé stesso». «Al momento – spiega la consigliera dem – risulta solo l’assunzione nello scorso aprile di due funzionari, tra cui, incredibile ma vero, un esperto “ecologista-agroalimentarista».
Secondo la consigliera, «il direttore Bruschini, messo a capo dell’Atim (Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche, ndr) dalla giunta regionale, anziché rendere autonoma l’agenzia come previsto dalla legge che l’ha istituita, continua ad avvalersi quasi esclusivamente dell’enorme mole di lavoro svolta dal personale assegnato ai servizi della Regione Marche».
Bora parla di «poltronificio» dove «tutta l’attività può e continua a essere svolta “in casa”, contando sull’esperienza decennale di funzionari e dirigenti che, non a caso, sono stati ampiamente riconfermati». «Tutto quello che finora è stato realizzato in tema di promozione turistica e internazionalizzazione – aggiunge la dem – è totalmente in linea con quanto veniva fatto in passato. Ma con due sostanziali differenze. La prima è che oggi si stanno sprecando centinaia di migliaia di euro per pagare un direttore» e la seconda è che i funzionari regionali «additati implicitamente come degli incompetenti, ora non vengono neppure gratificati dal punto di vista professionale ed economico per l’attività che svolgono quotidianamente».