ANCONA – «La notizia del nuovo incarico di Marco Bruschini non deve creare né allarme né preoccupazione, perché ATIM, la nuova Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione, sarà in grado di garantire la sua operatività nel migliore del modi». Lo dichiara Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, dopo la notizia apparsa sul Corriere Adriatico circa il nuovo incarico dal mese di luglio, presso il Ministero dell’Agricoltura per la promozione dell’enogastronomia italiana, che sarebbe stato affidato al direttore dell’Agenzia regionale per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche. Una notizia che ha sollevato una serie di polemiche da parte delle opposizioni.
Il presidente Acquaroli in un post sulla sua pagina facebook ricorda che «Marco Bruschini, in questi due anni ci ha fatto conoscere ed entrare in tanti nuovi circuiti, prestigiosi ed importanti, e ha permesso alle Marche di ritagliarsi uno spazio mai avuto. Di questo noi non solo gli siamo grati e riconoscenti ma sappiamo che qualsiasi sarà il suo futuro percorso professionale, potrà comunque sempre collaborare con noi e continuare a farci crescere. Marco Bruschini nel settore del Turismo ha un curriculum molto importante a livello internazionale, e in questi due anni tante erano le opportunità che gli sono capitate e che ha declinato a favore della nostra regione. Voglio ringraziarlo per il contributo che ci ha dato fino a qui. Penso ai risultati record per il turismo nelle Marche, con oltre 11,2 milioni di presenze – prosegue -, e il record dei turisti stranieri, registrati lo scorso anno; un settore che come confermato dal recentissimo Rapporto della Banca d’Italia sta andando bene. Penso alle esperienze come Piazza di Siena, il Firmamento Stellato, la nuova campagna di promozione Let’s Marche e tanto altro, sono solo alcune delle sue intuizioni geniali». «Al Dottor Bruschini – conclude il presidente delle Marche – auguriamo i migliori successi, convinti che anche lui lascerà un pezzo del suo cuore nella Marche e sarà sempre un nostro alleato nella promozione della nostra regione».
Sulla vicenda si registra la dichiarazione di Matteo Ricci, fresco di elezione in Europa. Nella sua pagina Facebook il dem pesarese dichiara: «In fuga da una giunta regionale mediocre e provinciale. Da let’s Marche a leave Marche. La credibilità di Acquaroli e della sua giunta ormai è vicina allo zero. Un’amministrazione che sta mettendo in fuga tutti. Prima i dirigenti sanitari, ora scappa anche Bruschini, Presidente ATIM, società che doveva garantire un futuro splendente al turismo e all’aereoporto marchigiano. Fallimenti su fallimenti, che fanno male alla nostra regione e la relegano al ruolo di comprimaria, mai protagonista. La sanità è nel caos e anche i dati di Bankitalia collocano la nostra regione tra le ultime regioni per crescita economica. Serve un’alternativa vera e serve in fretta- prosegue nel post -. Ogni giorno che passa i danni di questa destra nelle Marche aumentano. La nostra regione può tornare a pensare in grande. Basta mediocrità e provincialismo. Serve un nuovo centrosinistra marchigiano che metta insieme la parte più virtuosa della società e il civismo diffuso».
A prendere posizione è anche la segretaria regionale del Pd, Chantal Bomprezzi, che in una nota stampa parla di «giochi di potere e promesse vuote per il turismo marchigiano. «Questa rimozione-premio rappresenta l’ennesima conferma dell’attenzione massima del Presidente Acquaroli alla gestione dei posti di comando – dichiara nel comunicato stampa Bomprezzi-. Nomine, promozioni e rimozioni, denaro pubblico sperperato per giochi di potere piuttosto che per le reali e incombenti esigenze della comunità marchigiana. Un esempio di come non si dovrebbe fare nella gestione del bene comune». «Quella di Bruschini fu una nomina d’oro, una poltrona che vale fino a 115mila euro lordi l’anno» si legge ancora nella nota.
Secondo Bomprezzi «le promesse di Acquaroli che attraverso il costosissimo carrozzone ATIM avrebbe rilanciato il brand Marche, dopo meno di due anni, si mostrano in tutta la loro infondatezza. L’Agenzia, definita non da noi come la più classica ‘cattedrale nel deserto’, non ha raggiunto nessun risultato tangibile, zero. Per loro stessa ammissione non ha raggiunto ancora una piena operatività. La tanto sventolata ‘filiera delle destre’ si dimostra ancora una volta come strumento per curare le poltrone piuttosto che come leva per risolvere i problemi dei cittadini. Siamo ridotti a una colonia di Meloni – prosegue la dem -. La nostra regione, i marchigiani hanno estremo bisogno di un governo che metta al centro i bisogni della comunità, anziché perdersi in giochi di potere».
«Nelle recenti elezioni europee siamo arrivati al miglior risultato degli ultimi 6 anni – conclude la nota – un chiaro segnale di svolta su cui dobbiamo insistere. Solo con un impegno reale e concreto sarà possibile rilanciare il territorio, sostenere l’economia e rispondere alle reali esigenze dei marchigiani. L’alternativa, seria, competente e affidabile, c’è; siamo un Partito vivo, con una coalizione che inizia a vedersi».
Il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi dichiara: «Non credo che le Marche sentiranno la mancanza di Bruschini, anche perché, non fosse stato per il caos scatenato al Sanzio con il caso Aeroitalia, davvero in pochi si sarebbero accorti del suo passaggio nella nostra regione, visti gli irrilevanti risultati da egli ottenuti alla guida dell’Atim per il rilancio del Brand Marche. Però un merito Bruschini lo ha: la sua fuga anticipata dalle Marche per un posto dirigenziale al ministero conferma quanto il gruppo assembleare del Partito Democratico ha sostenuto fin dall’inizio riguardo ad Atim, ovvero che null’altro è che un inutile e costoso carrozzone politico voluto fortemente dal presidente Acquaroli e utilizzato dagli amici degli amici di Fratelli d’Italia per parcheggiarsi in attesa di ruoli e incarichi più prestigiosi e remunerativi – prosegue la nota -. È accaduto prima con il responsabile nazionale per il Turismo di Fdi Gianluca Carammanna, scappato in fretta e furia appena si è liberato uno scranno in Parlamento, e ora con Bruschini, che si aggregherà presto alla corte del ministro Lollobrigida. Avanti il prossimo, dunque, considerato che Acquaroli non sembra minimamente intenzionato ad ammettere i suoi errori abrogando Atim, come chiesto da tempo dall’opposizione, palesemente divenuta un vero e proprio simbolo dello spreco e del malgoverno delle Marche» .