ANCONA – Un incontro per fare il punto sugli sviluppi della ricerca medico-scientifica e sulle terapie Car-T. Sarà questo l’oggetto dell’incontro promosso dalla fondazione Farinelli e dall’Univpm, l’Università politecnica delle Marche. L’iniziativa, che avrà luogo venerdì (24 febbraio), all’aula C della facoltà di medicina e chirurgia, partirà alle 14.30.
Si attende anche il primo incontro ufficiale tra la città di Ancona e l’attore e regista Valerio Mastandrea, testimonial dell’associazione da poche settimane.
A fare gli onori di casa, sarà Amalia Dusmet, mamma di Lollo Farinelli e presidente della fondazione in sua memoria. Lollo, medico e attore anconetano, morì nel febbraio 2019 a causa di un un linfoma non-hodgkin a grandi cellule di tipo B, resistente alla chemioterapia.
Per tentare di strapparlo alla morte, si mobilitò tutto il mondo dello spettacolo e dello sport, da Christian De Sica a Elisa Di Francisca. A parlare delle cure dei tumori del sangue, sarà anche Guido Gini, della clinica di ematologia dell’ospedale regionale di Torrette.
Il professor Attilio Olivieri, direttore della clinica di ematologia, si soffermerà sulle Car-T e sull’attività trapiantologica. A moderare, ci penserà Matteo Magnarelli (della MMag Comunicazione).
L’avvento delle cellule Car-T, su cui Lorenzo Farinelli aveva riposto tutte le speranze, ha rivoluzionato le possibilità terapeutiche dei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule recidivati e refrattari a più linee di terapia.
Grazie a modifiche del loro recettore, che va così a colpire le cellule della malattia, i linfociti ingegnerizzati sono in grado di attaccare il linfoma, ottenendo remissioni prolungate in una proporzione significativa di pazienti. Più recentemente, il ruolo della terapia con CAR T sta emergendo anche in altre forme di linfoma B, come il mantellare.
In collegamento, lo dicevamo, interverrà Valerio Mastandrea, impegnato su un set nella Capitale.