Ancona-Osimo

Ancona che attrae, l’assessore Berardinelli: «Per i turisti un visore a 360 gradi»

L'amministrazione comunale ha sperimentato alla Bit a Milano e al Festival di Sanremo la nuova tecnologia che permette di scoprire la città

Foto da Freepik di diana.grytsku

ANCONA – Ancona guarda al futuro puntando sulla carta del turismo grazie anche alle nuove tecnologie e ai visori a 360 gradi che permettono di immergersi nella città dall’alto e scoprirne storia, segreti e bellezze. L’assessore al turismo Daniele Berardinelli nei giorni scorsi è stato alla Bit a Milano ma anche a Sanremo e fa il punto del suo viaggio “promozionale” e della nuova tecnologia utilizzata: «Un ottimo bilancio, il nostro, sia alla Bit sia a Sanremo. Intanto siamo tornati alla Bit con un assessore, negli anni precedenti c’era solo un dirigente – racconta Berardinelli – abbiamo organizzato un bellissimo talk nello spazio che c’è stato assegnato dalla Regione, cui hanno partecipato non solo il direttore di Lonely Planet con cui stiamo organizzando il festival del turismo, ma anche la dirigente nazionale dell’Enit Maria Elena Rossi (direttore marketing e promozione global, ndr) e questo ha dato all’evento di Ancona un significato particolare».

Il successo del visore: «In quell’occasione abbiamo parlato di progetti turistici e poi alla Bit abbiamo presentato la nostra città attraverso un visore a 360 gradi, una maschera che permette di vedere la città come se fosse un drone e con cui ci si può spostare, posizionandosi sopra l’anfiteatro, o Portonovo o Mezzavalle, questo solo per fare un esempio, ed è stato emozionante. Il tecnico che ha seguito l’iniziativa diceva che lo doveva togliere a chi sperimentava quest’esperienza perché non smetteva mai. È una cosa che vogliamo utilizzare per far conoscere la città a chi ancora non la conosce perché possa essere incuriosito dalle immagini per venire ad Ancona e vederle dal vivo. Ma in futuro vorremmo utilizzarla all’interno dello spazio di informazione per i turisti che allestiremo qui in città, in modo che chiunque va al punto di informazione possa provare quest’esperienza e da questo capire cosa sono gli aspetti della città che gli interessano maggiormente. Lo amplieremo sempre di più, ci saranno anche le immagini del Museo Omero, e con l’università Politecnica delle Marche faremo una ricostruzione dell’anfiteatro romano in modo che con il visore si possa effettuare una visita e spostarsi all’interno dell’anfiteatro stesso com’era un tempo, in modo che poi si possano capire meglio le rovine visitabili oggi».

Poi l’appuntamento nella città dei fiori, sempre per promuovere il capoluogo, stavolta insieme a tutta la provincia: «Siamo stati anche a Sanremo perché la camera di commercio e la Regione Marche hanno organizzato una serie di eventi a margine del Festival, coinvolgendo le istituzioni di Sanremo – spiega ancora Berardinelli –. Abbiamo ospitato la cena di gala della stampa, e ogni giorno del Festival è dedicato a una provincia diversa delle Marche. La prima è stata Ancona e noi ci siamo presentati come provincia, con la banda di Maiolati Spontini, che ha ottenuto un successo clamoroso, coinvolgendo il pubblico a ballare e finendo sulla pagina Instagram di VivaRai2. Come Comune di Ancona abbiamo presentato anche lì il visore a 360° al pubblico che desiderava testarlo, e anche in quella circostanza abbiamo verificato l’interesse di chi lo ha provato, una tecnologia secondo noi utile per fare promozione del nostro territorio. Ancona può e deve essere attrattiva per i turisti. E per farlo bisogna veicolare il più possibile il suo nome. È importante il festival del turismo con Lonely Planet, il top in fatto di turismo, ma è importante anche che Ancona sia presente alla Bit come a Sanremo. Si deve cominciare a parlare di questa città».