ANCONA – «Siamo ad otto mesi dall’insediamento della nostra giunta, avremmo voluto dare una accelerazione sul porto ma purtroppo questa accelerazione non c’è». Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della seduta odierna del consiglio regionale è tornato sulla questione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, la cui presidenza è ancora al palo.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti deve infatti sciogliere la riserva dopo la bocciatura in Commissione Trasporti al Senato e il via libera della Camera avvenute nei giorni scorsi. A raccogliere il testimone dall’Anconetano Rodolfo Giampieri era stato designato dal ministro l’ingegnere romano Matteo Africano, la cui nomina era stata avvallata dal presidente Acquaroli e dall’omologo Abruzzese Marsilio.
Il governatore sollecitato dai giornalisti ha spiegato «non ho avuto alcuna novità in queste ultime ore» ed ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, sottolineando che «non ci può essere un dubbio sul curriculum, ma se invece un dubbio nasce e cresce, questo deve essere circostanziato da una novità: se non lo è ed è circostanziato solo da una insinuazione politica bisogna anche preoccuparsi».
Acquaroli ha aggiunto: «Mi spiace che l’inerzia del governo centrale stia creando un danno enorme all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale» e si è definito «perplesso» per il fatto che il nodo non è ancora stato risolto: «Siamo stati chiamati a guidare la nostra Regione per 5 anni e praticamente uno se n’é andato» ha affermato, sottolineando che al «ritardo del primo ministro che ci ha chiamato ma non ha dato seguito a quelle che sono le necessità di nominare il nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale» si è aggiunto quello del «nuovo ministro con il quale abbiamo iniziato l’iter, ma non sappiamo come andrà a finire».
L’auspicio del governatore è quello di «avere dal ministero e dal ministro delle risposte che ci consentano di mettere in campo tutte le iniziative e progettualità per far si che quanto prima l’Autorità e i porti di Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto, insieme ai porti Abruzzesi, possano sviluppare una strategia congiunta che porti anche lAutorità a crescere».
Secondo il presidente della Regione Marche «c’è bisogno di tanto confronto e di tanto lavoro, sopratutto in un momento nel quale le opportunità ci sono» e a tal proposito Acquaroli ha citato il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) e «le altre programmazioni europee».