ANCONA – «Ho visto l’auto bianca prendere la curva a forte velocità, ho pensato questo è pazzo. Poi c’è stato lo schianto».
Non erano ancora le 9 quando questa mattina Alessandro Talamonti, della pasticceria “La mimosa”, ha visto dal suo posto di lavoro l’incidente frontale accaduto in via Macerata (leggi l’articolo). «Sono subito uscito per vedere come stavano gli occupanti e ho chiamato l’ambulanza».
La Polo, guidata da un 82enne che viaggiava con la sorella di 83 anni, stava percorrendo la discesa di via delle Grazie quando ha imboccato via Macerata all’altezza del semaforo. Lí si trovavano anche moglie e marito, entrambi di 59 anni, a bordo di una Lancia Y. «La Polo ci ha presi in pieno – racconta Roberto Giacchetta, conducente della Lancia -, per fortuna dietro non avevamo nessuno se no ci avrebbe schiacciato. Ho lasciato subito il piede dal freno, noi eravamo fermi al semaforo».
La moglie di Giacchetta è stata portata in ospedale per accertamenti come anche il conducente della Polo e la sorella. Non sono gravi. «Quell’uomo ripeteva che i freni non gli avevano funzionato – continua Giacchetta -. Era sconvolto. Diceva “i freni non funzionavano, i freni non funzionavano”. Abbiamo visto la morte in faccia».
La strada è stata chiusa dall’incrocio con via Fano fino a via delle Grazie, per circa due ore. Dopo aver rilasciato le prime dichiarazioni ai carabinieri anche Giacchetta è andato in ospedale per un dolore alla spalla. Saranno i carabinieri ad accertare se la Polo ha avuto o meno un guasto ai freni.