ANCONA – I paesaggi si tingono di calde tonalità e l’aria si fa più frizzante. Dopo una estate che sembrava non voler finire mai, la colonnina di mercurio si è abbassata ed è arrivato il primo weekend dal sapore veramente autunnale che invoglia ad immergersi nelle bellezze naturali, nei sapori e nelle attività tipiche di questo periodo. Giallo ocra, arancione, rosso, il foliage è un fenomeno spettacolare che ogni anno attira moltissime persone nei boschi per riconnettersi con i ritmi della natura e concedersi una passeggiata prima dell’arrivo dell’inverno.
La Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito
Per godere della variopinta tavolozza di colori moltissimi marchigiani amano recarsi nella faggeta di Canfaito nella Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, una meta molto amata in questo periodo. In questo luogo spettacolare si trova il faggio più antico delle Marche di circa 500 anni. Nella riserva si può praticare il Nordic Walking (la camminata con i bastoncini) in un itinerario suggestivo lungo complessivamente circa 48 km costituiti da tracciati ad anello adatti a tutti i livelli di preparazione fisica (dai più facili ai più complessi) con sentieri in parte interconnessi tra di loro attraverso delle “varianti”.
Il Parco Naturale del Conero
Nel cuore del centro Italia c’è il Parco Naturale del Conero, un luogo magico dove montagna e mare si incontrano creando panorami mozzafiato. I 18 sentieri del Parco offronto l’occasione di effettuare trekking, cicloturismo, passeggiate a piedi e a cavallo, nordic walking e si prestano ad un giro in mountain bike. Percorrendo i sentieri si attraversano luoghi di interesse artistico e culturale, e spettacolari belvedere. Un itinerario adatto non solo agli amanti della natura e dello sport, ma anche alle famiglie. Il Parco che include il territorio di quattro comuni (Ancona, Camerano, Numana e Sirolo) consente tour esperienziali eno-gastronomici e naturalistici, didattica ed educazione ambientale, visite guidate turistiche e naturalistiche. Tra i prodotti tipici di questa terra ci sono il Rosso Conero (vino), il miele, l’olio evo e la lavanda.
Tra le tappe di interesse culturale la cava di Massignano, la Chiesa di San Pietro con i resti del complesso monastico edificato poco dopo l’Anno Mille, dove vengono conservati elementi romanici come i capitelli decorati con motivi floreali o animali. Raggiungendo Portonovo si possono ammirare la Chiesetta romanica di Santa Maria, la Torre De Bosis (una torre di guardia settecentesca) e il Fortino Napoleonico. Risalendo le pendici del Conero si arriva a Sirolo, borgo medievale e alla vicina Numana antico porto piceno rifondato nel V secolo a.C. dai Siracusani. Nel territorio di Camerano, ‘Capitale del Rosso Conero’, si dirama nel sottosuolo un percorso ipogeo.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Tra vette maestose, pascoli dall’aspetto alpino e camosci appenninici, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è uno dei luoghi ideali per ammirare il foliage. Luogo magico, qui viveva secondo un’antica leggenda la profetessa Sibilla. Si narra che per avere un suo oracolo si dovesse raggiungere un antro, oggi chiamato grotta della Sibilla, situata nel territorio di Montemonaco, ad oltre 2mila metri di altezza. Non solo leggenda, ma anche natura, sport, cultura, enogastronomia. Nel Parco si possono effettuare escursioni a piedi, a cavallo, a dorso d’asino, in mountain bike, in bici.
Tra castelli e fortificazioni, molti piccoli borghi sono stati luoghi di spiritualità e scienza: l’Abbazia di Sant’Eutizio a Preci, in cui si sviluppò la Scuola Chirurgica, diffusasi poi in tutta Europa a partire dal XVI secolo; il Santuario di Macereto; la Basilica di San Benedetto, in ricostruzione vicino ai resti della casa natale del Santo. Tra i luoghi naturalistici più suggestivi c’è il Lago di Pilato che si trova a 1.941 metri di altezza nel territorio del Comune di Montemonaco. In questo piccolo specchio d’acqua d’origine glaciale vive il chirocefalo del Marchesoni un crostaceo endemico del Lago di Pilato. Altro luogo di interesse l’abitato di Castelluccio, il paese che si trova alla quota più elevata dei Monti Sibillini, noto per la pregiata lenticchia e per la suggestiva fioritura di inizio estate. L’abitato risale almeno al 13esimo secolo e venne fondato dagli abitanti di Norcia per difendere i pascoli e proteggere i confini.
Non solo lenticchia, ma anche ceci, cicerchia, sui Monti Sibillini c’è poi una lunga tradizione legata alla transumanza: qui si producono formaggi, il più importante è il pecorino, ma anche ricotte. Si producono salumi e miele pregiato. Nel territorio sono presenti antiche varietà di mele, funghi, tartufi, castagne. Prodotti caratteristici della zona, il vin cotto e il mistrà.
Gli appuntamenti ‘gustosi’
Il profumo del mosto, la raccolta delle castagne, il colore dorato dell’olio nuovo, i preziosi tesori nascosti nelle viscere della terra come i tartufi, la domenica è l’occasione giusta per prendersi una pausa e ‘giocare’ a fare i turisti nella propria terra.
Gli appuntamenti non mancano. A Cartoceto oggi – 5 novembre – prende il via il 46esimo festival dell’olio e dell’oliva, il Cartoceto Dop Festival che si chiuderà il 12 novembre. Un percorso che porta alla scoperta di una delle eccellenze marchigiane tra enogastronomia, arte, storia, tradizioni, natura e spettacoli. Tra show cooking, giro dei frantoi e percorsi guidati a piedi e in bici ce n’è per tutti i gusti.
Ad Acqualagna prosegue fino al 12 novembre la 58esima fiera nazionale del tartufo bianco. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti del settore a livello internazionale che unisce al gusto anche la cultura con il racconto sul prezioso tubero a cui si può assistere visitando il museo del tartufo, nella piazza cittadina, proprio di fronte agli stand.