Ancona-Osimo

Ancona, avevano accerchiato volante della polizia: rimpatriati 2 cittadini extracomunitari

Il fatto è accaduto questa estate in piazza Roma. Un gruppo di ragazzi infatti aveva circondato una volante e due del gruppo, in particolare, avevano sfidato gli agenti

ANCONA – Questa estate un gruppo di ragazzi si era reso protagonista dell’accerchiamento di una Volante, in piazza Roma, fatto che aveva destato un notevole allarme sociale, ma che era stato prontamente risolto dagli operatori di polizia. In quella occasione, era diventato virale il video in cui venivano, in particolare, ripresi due cittadini extracomunitari che, con aria di sfida fronteggiavano gli operatori della Polizia di Stato, che con grande professionalità non cedevano alle provocazioni.
Nei giorni immediatamente successivi il Questore di Ancona, che aveva disposto nei riguardi dei soggetti già identificati e denunciati per resistenza a P.U, percosse e danneggiamento aggravato, due misure di prevenzione specifiche, volte ad inibire loro l’accesso al centro cittadino.
I responsabili delle gravi condotte erano un cittadino tunisino classe 2005 ed un egiziano classe 2004.
Malgrado la giovane età, entrambi erano già gravati da precedenti di polizia, soprattutto in materia di spaccio, e reati di violenza come appunto lesioni personali, resistenza, danneggiamento. Da ultimo, il cittadino egiziano veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma dalla locale A.G.

Grazie al solerte ed incessante lavoro posto in essere dalla Questura di Ancona, è stato possibile procedere al rimpatrio dei due individui ed impedire dunque possibili recidive di comportamenti che turbino l’ordine pubblico del capoluogo dorico. Ed infatti, è dei primi giorni di ottobre il rimpatrio del diciottenne tunisino, a cui ha fatto seguito, nella giornata di ieri, il rimpatrio dell’egiziano, con volo dedicato per il Cairo, effettuato con scorta di personale specializzato.

Il Questore Capocasa: «La Questura di Ancona garantisce la massima accoglienza agli ultimi, ai più deboli, a chi scappa da guerre e carestia, ma allo stesso tempo, l’ordine e la sicurezza pubblica esigono il massimo rigore nei confronti di chi trasgredisce alle regole della sana e pacifica convivenza civile».