ANCONA – Un esercito di vigili del fuoco all’ospedale Salesi di Ancona: ma nessun incendio, tranquilli. I pompieri hanno scortato Babbo Natale per una sorpresa ai piccoli pazienti ricoverati: praticamente tutti i reparti interessati. Dall’oncoematologia alla neuropsichiatria, passando per la chirurgia, l’ortopedia, la pediatria, le malattie infettive, la nefrologia, la diabetologia e la neonatologia, la rianimazione. Un’iniziativa tradizionale che non smette di sorprendere grandi e piccini.
L’autoscala del Comando provinciale dei vigili del fuoco è arrivata alle 9.30 di oggi. Dopo aver varcato il cancello del cortile d’ingresso, si è posizionata tra gli edifici. Dalle finestre, i bambini emozionati hanno salutato Santa Claus. Ad interpretarlo, per così dire, è stato Samuele Ottavianoni.
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«È un’iniziativa che facciamo con passione per i bimbi meno fortunati di noi che hanno bisogno di un supporto in più rispetto agli altri – commenta Santa Claus –. Ti guardano con gli occhi spalancati, per loro (e per noi) è una gioia».
Con lui, sul cestello di un’autoscala nuova di zecca, anche il collega Michele Gobbi con Vega, la mascotte del comando. Al microfono, mentre passavano le note delle più celebri canzone natalizie, da Feliz Navidad a Last Chritmas, c’era Fabrizio Mancini, uno dei dirigenti della Comando dorico: «È un’emozione importante e lo si capisce dalla partecipazione spontanea del personale libero dal servizio. C’è grande sensibilità per questa causa – prosegue – Una predisposizione all’aiuto attraverso cui vogliamo dare un minuto di sorriso a chi sta aspettando la salute».
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E ancora: «Per me che sono qui, questo è un soccorso speciale – scherza – Se pensate che oggi siamo circa 20 persone al Salesi e che un turno ordinario è di 15 vigili, beh, potremmo fare un’altra centrale all’ospedaletto», ride.
I pompieri hanno raccolto più di mille euro (1200 per la precisione) da destinare all’associazione Raffaello, di Nazarena Barboni: «I pompieri ci stanno sempre accanto, hanno un cuore immenso, voglio ringraziarli uno ad uno per il loro lavoro. Anzi – si corregge – per la loro missione. Impiegheremo questa somma per le tante attività dell’organizzazione, dalle case di accoglienza ai pacchi alimentari per profughi, fino al progetto di cure palliative che prenderà forma al Salesi».
Un nome, quello dell’organizzazione (una Onlus), che ricorda il figlio di Nazarena, Raffaello appunto, morto a 4 anni per un neuroblastoma. Esilarante e iconico il momento in cui i pompieri hanno dato vita a un vero e proprio trenino tra i palazzi del Salesi: è la prima volta che accade. Le divise giallo nere hanno sfilato sulle note di Maraiah Carey tra gli applausi dei medici e delle famiglie.
Con loro, anche Milena Fiore, presidente delle Patronesse e la dottoressa Ripippi, volontaria clown che si impegna costantemente nei vari reparti del pediatrico. Pseudonimo di Rita Albertini, la dottoressa Ripippi è da 25 anni al Salesi: «È una grande gioia essere qui. Questa è la giornata più bella del Natale, brillano gli occhi a tutti, non vede? C’è pure Speranza, la mia infermiera pelosa», fa notare.
A chiudere il tutto, una foto ricordo tra i selfie e i video dei presenti. Soddisfatta mamma Letizia e Tommaso, uno dei ricoverati: «Questa iniziativa solidale è magica. È bello veder sorridere mio figlio». Nel sacco di Babbo c’erano borracce e matita colorate con il logo dei vigili del fuoco di Ancona. A tutti – bambine e bambini – è poi andato un attestato di pompiere coraggioso.