Ancona-Osimo

Baby gang scatenate. Conerobus adotta il pugno di ferro: «abbiamo denunciato i bulli»

E' emergenza baby gang ad Ancona. Presi di mira anche i mezzi di trasporto pubblico. Conerobus ricorre alle denunce

ANCONA- Allarme baby gang nel centro di Ancona. Continuano le scorribande dei ragazzini terribili che stanno seminando il panico tra le vie della città. Presi di mira anche gli autobus, dove le bande di scalmanati hanno dato prova dei loro comportamenti riprovevoli con minacce ai conducenti e ai passeggeri. Ma questa volta l’azienda di trasporto pubblico locale non ci sta e adotta misure ad hoc. 

Il pugno di ferro

Dopo l’ultimo episodio di intemperanza da parte di una baby gang ormai nota alle forze dell’ordine, Conerobus ha deciso di applicare il pugno di ferro: denunciati tutti i ragazzini resisi protagonisti di manifestazioni di disturbo e di aggressione a bordo dei mezzi pubblici.

Muzio Papaveri
Muzio Papaveri, presidente Conerobus

Un segnale forte da parte della società, che ha voluto così tutelare la propria immagine, confermando la grande attenzione da sempre prestata alla sicurezza di utenti e personale. «Siamo sempre stati dalla parte dei giovani – afferma il presidente di Conerobus, Muzio Papaveri – tanto che, in passato, in occasione di alcuni episodi di danneggiamento, abbiamo optato per iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Questa volta però è diverso. Ci troviamo di fronte a comportamenti borderline, che incutono timore tra i passeggeri e mettono a rischio il servizio. Ci auguriamo che la denuncia serva a responsabilizzare gli interessati e contribuisca, nel suo piccolo, a contrastare un fenomeno sempre più frequente e preoccupante». Una decisione, dunque, maturata nell’interesse della comunità, con la quale Conerobus ha voluto puntare i riflettori su un problema di stretta attualità, quello del bullismo, delle forme sempre più dilaganti di violenza tra i giovani, sulle quali occorre intervenire.

La sicurezza

Oltre al fenomeno baby gang, Conerobus è impegnata anche su un’altra questione che mette in primo piano la sicurezza dei passeggeri: il controllo del green pass a bordo. Infatti, secondo l’ultimo decreto ministeriale che dovrà essere approvato proprio in queste ore, a partire dal 6 dicembre chi usufruisce dei mezzi di trasporto pubblico dovrà essere dotato di certificato vaccinale. Il cosiddetto Super green pass. Ma a questo punto si pone la questione di chi materialmente dovrà effettuare il controllo all’interno del mezzo. Impensabile caricare di ulteriori responsabilità gli autisti. Allora i controllori. Ma non ce ne sono così tanti da poter essere dislocati su ciascun bus. Perché la flotta di Conerobus è composta da 240 mezzi. E se il controllo deve essere fatto su tutti gli autobus, per tutti i passeggeri, viene da sé che servirebbero 240 dipendenti. Dunque si dovrà ricorrere agli steward? Probabile. Ma chi paga? Insomma, tutte le risposte potrebbero arrivare nei prossimi giorni dopo aver appreso dal governo nazionale quali saranno le linee guida da seguire. «Serve capire come ci si dovrà muovere – spiega l’assessore comunale alla sicurezza, Stefano Foresi – per questo la prossima riunione del Comitato per la sicurezza, in programma per questa settimana, la faremo solo dopo che il governo si sarà espresso in merito. E a quanto pare le direttive dovrebbero arrivare proprio ad ore».