ANCONA – «Il vento nazionale e regionale ha pesato sull’esito del voto». Così Ida Simonella, candidata a sindaco di Ancona del centrosinistra, ha commentato a caldo l’esito del ballottaggio che ha decretato la vittoria di Daniele Silvetti, eletto sindaco del Comune di Ancona con il 51,73% dei voti, mentre la candidata Simonella, assessore uscente della giunta Mancinelli si è fermata a 48,27% consensi. Uno scarto di 1.425 voti tra i due sfidanti (21.279 Silvetti e 19.854 Simonella).
«Auguro a Daniele Silvetti di non disperdere il lavoro che la giunta di centrosinistra ha fatto in questi anni: ci sono 80 milioni di investimenti, cantieri aperti o che apriranno, tanti progetti» ha detto sottolineando «hanno puntato tutto sulla filiera istituzionale, che consentiva di rafforzare Ancona. Ho contestato questo atteggiamento, secondo me poco istituzionale, che fa credere che le cose succedono solo se siamo tutti di destra. Ma ha pesato, è indubbio che abbia pesato». Arrivata in Comune una manciata di minuti prima di Silvetti, Simonella ha parlato di «machismo» riferendosi all’arrivo ad Ancona nel corso della campagna elettorale degli esponenti del governo, fra i quali la premier Meloni e i ministri Tajani, Salvini, Pichetto Fratin e Abodi.
Simonella ha spiegati di non aver ancora sentito la segretaria del Pd, Elly Schlein, che l’ha sostenuta in campagna elettorale con la sua presenza per ben due volte ad Ancona e di aver chiamato il neosindaco, ma «non mi ha risposto». «Gli faccio gli auguri perché possa governare bene Ancona» ha aggiunto puntualizzando che è ancora troppo presto, invece, per analizzare la sconfitta.
«Abbiamo recuperato rispetto al primo turno – ha osservato – evidentemente non abbastanza. Sapevamo che sarebbe stata una sfida difficilissima e sarebbe presuntuoso da parte mia dire che ho fatto tutto il possibile: sono serena e ci rifletterò, ma non ho rimproveri da fare, né a me stessa, né nei confronti della coalizione che mi ha sostenuto e verso la mia squadra».