ANCONA – Chiedono un provvedimento che li tuteli e indennizzi gli operatori balneari in vista della scadenza delle proroghe delle concessioni demaniali che scatterà a fine anno. Di ieri la notizia, diffusa dalla stampa nazionale, del dialogo aperto tra Governo e Commissione Europea per cercare di trovare una soluzione alla questione che si trascina ormai da oltre un decennio, una notizia accolta positiviamente dal Sib, il Sindacato Italiano Balneari di Fipe Confcommercio.
Ad oggi entro fine anno i Comuni dovranno bandire le gare ad evidenza pubblica per mettere all’asta le concessioni demaniali che riguardano gli stabilimenti balneari e le strutture ubicate sulle spiagge con finalità turistico-ricreative (bar, ristoranti, ecc…).
«I Comuni sono tenuti a fare le gare entro fine anno, quanto meno bandirle – ricorda Romano Montagnoli, presidente regionale del Sib, il Sindacato Italiano Balneari di Fipe Confcommercio -, mancando una norma, però, si rischia il caos, perché gli enti locali possono fare le gare solo basandosi su principi generali. Se già in condizioni per così dire ‘normali’ «scatterebbero molti ricorsi, senza una norma a fare da cornice di riferimento, si rischia una pioggia di ricorsi».
Gli operatori del settore per far sentire la loro voce il 9 agosto hanno scioperato ritardando di un’ora l’apertura degli ombrelloni, un’iniziativa simbolica di una mobilitazione, che non esclude nuove proteste se non ci saranno sviluppi, dice il sindacalista. «Speriamo che dal prossimo Consiglio di ministri arrivi il provvedimento che stiamo chiedendo da mesi», spiega, dicendosi soddisfatto per l’adesione allo sciopero di agosto che nelle Marche ha incassato un’adesione pari a «ben oltre la metà dei balneari. Per adesso abbiamo sospeso nuove iniziative, perché ci aspettiamo dal Governo iil rispetto dell’impegno annunciato».
«Alcuni pensano che con la direttiva Bolkestein per la libera concorrenza i prezzi possano diminuire per i clienti, ma questo non è detto, anzi noi pensiamo che subentrando altri concessionari che dovranno investire sull’attività, piuttosto si rischia un aumento degli abbonamenti per ombrellone e lettini – spiega – lo sciopero è stata anche l’occasione per fare informazione tra la gente».
Montagnoli traccia un bilancio della stagione che si avvia verso la chiusura e parla di un’estate con «affluenza stabile, ma con un calo di fatturato. Sono scesi i consumi, perché le persone sono molto più attente a spendere. Ad agosto abbiamo registrato il pieno, per settembre le prenotazioni ci sono, ma dipenderà dal tempo, inoltre poi bisogna considerare che la scuola riprende l’11 e da quella data ci sarà una flessioni fisiologica di presenze».