ANCONA – Porto San Giorgio riconquista la Bandiera Blu. La località balneare del fermano è tra le 17 new entry italiane che hanno ottenuto l’ambito vessillo per la qualità del loro ambiente. Quest’anno sono 226 le località italiane marine e lacustri che hanno ottenuto il riconoscimento, 16 in più rispetto alle 210 dello scorso anno, mentre un comune non è stato confermato (Cattolica).
Le Marche conquistano complessivamente 18 Bandiere Blu: Gabicce Mare Lido, Pesaro – Sottomonte, Ponente Levante, Fano -Nord, Sassonia, Torrette, e Mondolfo – Marotta (Pesaro Urbino); Senigallia -Levante, Ponente, Ancona – Portonovo, Sirolo – Sassi Neri/San Michele/Urbani, e Numana – Numana Bassa/Marcelli Nord, Numana Alta (Ancona); Porto Recanati – Litorale Nord-Centro, Potenza Picena – Lido Nord/Centro, Lido Sud e Civitanova Marche – Lungomare Nord, Lungomare Sud (Macerata); Fermo – Lido di Fermo Casabianca, Marina Palmense (centro-nord-sud), Porto San Giorgio – Lungomare centro nord, Lungomare centro sud, Altidona – Lungomare Paolo Borsellino, Pedaso – Lungomare dei Cantautori (Fermo); Cupra Marittima – Lido, Grottammare – Spiaggia Nord, Spiaggia Sud, e San Benedetto del Tronto – Riviera delle Palme (Ascoli Piceno).
Sei gli approdi premiati nelle Marche: in provincia di Ascoli Piceno il Circolo Nautico Sambenedettese (San Benedetto del Tronto); nel fermano Marina di Porto San Giorgio (Porto San Giorgio); in provincia di Ancona il Porto Turistico di Numana (Numana), Marina Dorica (Ancona) e il Porto della Rovere (Senigallia); in provincia di Pesaro Urbino, Marina dei Cesari (Fano).
Le 226 località italiane comprendono 458 spiagge, l’11% delle spiagge premiate a livello mondiale, oltre ai comuni, hanno ricevuto la Bandiera Blu anche 84 approdi turistici. I parametri sulla base dei quali viene attribuita la Bandiera Blu alle località marine e lacustri sono la pulizia delle acque, la gestione dei rifiuti, le aree verdi e le piste ciclabili, i servizi sulle spiagge, mentre per quanto riguarda i comuni vengono vagliate anche le strutture alberghiere.
«Abbiamo riconquistato la Bandiera Blu dopo 4 anni di stop a causa di sversamenti di alcuni fossi di scolo, tra i quali il Rio Petromilla, una sospensione che era arrivata dopo 19 vessilli consecutivi – ricorda Romano Montagnoli, presidente regionale Sib Confcommercio, il sindacato italiano balneari, e titolare di uno stabilimento proprio a Porto San Giorgio – . Il riconoscimento ci rende felici, sia perché premia l’impegno degli operatori balneari, delle amministrazioni e degli stessi cittadini nella tutela dell’ambiente, sia perché spinge il turismo. Oggi i turisti sono molto più informati del passato, leggono e decidono le località dove trascorrere le vacanze anche sulla base dei riconoscimenti ottenuti da quelle zone e la Bandiera Blu è uno dei riconoscimenti che orienta maggiormente questa scelta».
Il periodo, per i balneari è segnato dall’incertezza a causa delle Bolkestein, la direttiva europea che rischia di mandare all’asta le concessioni. «La Bandiera Blu aiuta il morale – osserva – , speriamo che questa situazione si risolva presto, intanto il 17 maggio a Roma, al Ministero, si riunirà il tavolo, previsto dal decreto milleproroghe, con le sigle di tutto il comparto turistico. L’auspicio è che si arrivi ad una conclusione dopo anni di incertezza».