ANCONA – Sono 17 i comuni marchigiani che quest’anno hanno ottenuto la Bandiera Blu, l’ambito riconoscimento della Fondazione per l’educazione ambientale (ong internazionale con sede in Danimarca) giunto alla sua 36esima edizione. Ad aggiudicarsi il vessillo che viene assegnato alle località rivierasche e ai porti turistici più incontaminati e sostenibili, sono stati, in provincia di Pesaro Urbino, Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo; in provincia di Ancona, Senigallia, Ancona, Sirolo, Numana; in provincia di Macerata, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche; nel Fermano, Fermo, Altidona, Pedaso; in provincia di Ascoli Piceno, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto. Porto Recanati riconquista la Bandiera Blu dopo 8 anni.
Le Marche si piazzano tra le cinque regioni italiane con il maggior numero di vessilli. A guidare la classifica c’è la Liguria con 32 bandiere, seguita da tre regioni con 18 comuni premiati (Campania, Toscana e Puglia) e da Marche e Calabria con 17 vessilli. In pratica le Marche si piazzano al terzo posto in Italia, a parimerito con la Calabria, per numero di vessilli, davanti alla Sardegna che si ferma a 15 località premiate.
Non solo mare cristallino e incontaminato, tra i criteri che consentono a spiagge e porti di ottenere il riconoscimento (32 in tutto), ci sono anche anche l’efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, le aree pedonali, le piste ciclabili, l’arredo urbano, le aree verdi, i servizi in spiaggia, l’abbattimento delle barriere architettoniche, i corsi di educazione ambientale, le strutture alberghiere, i servizi di utilità pubblica sanitaria, le informazioni turistiche, la certificazione ambientale delle attività istituzionali e delle strutture turistiche e la pesca sostenibile.
«Un risultato che premia gli sforzi che le amministrazioni e le aree turistiche della regione hanno fatto nella cura e promozione del patrimonio turistico – dichiara Marco Cucculelli, professore di Economia Applicata all’Università Politecnica delle Marche – . Un esito di rilievo non solo per la notorietà che a questo riconoscimento è associata, ma anche perché testimonia il miglioramento obiettivo nelle condizioni di offerta turistica, che vanno dalla qualità delle acque alla presenza di infrastrutture e servizi turistici di livello. È un evidente consolidamento della filiera turistica regionale che, già oggi e non solo in prospettiva, contribuisce a migliorare la performance aggregata della regione minata dall’incertezza del quadro economico complessivo».
Tra i comuni marchigiani che vantano il vessillo ormai da diversi anni ci sono Sirolo con 29 Bandiere Blu e Numana con 23 vessilli. Il sindaco di Sirolo Filippo Moschella commenta soddisfatto: «Siamo felicissimi perché la Bandiera Blu non è solo un vessillo, è un riconoscimento alla qualità del territorio e ai suoi servizi. Stiamo puntando sul turismo ecosostenibile e di qualità – spiega parlando delle sfide attuali e future – puntiamo sul cicloturismo, così da collegarci alla rete regionale e provinciale di percorsi ciclabili in via di costruzione, e a fornire un servizio sempre più ecosostenibile sul fronte della mobilità, con nuovi mezzi a bassissime emissioni». Il sindaco annuncia un bando per la dotazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica del palazzo comunale e delle scuole d Sirolo con le sovvenzioni del Pnrr.
Sulla sostenibilità punta anche il Comune di Numana, guidato dal sindaco Gianluigi Tombolini, il quale come il collega “vicino di casa” commenta soddisfatto la riconferma della Bandiera Blu che in questo caso riguarda sia le spiagge che il porticciolo. «La Bandiera Blu è una stella cometa che ci guida nel momento in cui assumiamo delle decisioni politiche – afferma – perché significa tutelare l’ambiente, migliorare i servizi, far vivere meglio il paese anche al turista. L’ambiente, in tal senso, è un attrattore per il turismo». Tombolini fa notare che la Bandiera Blu, «trattandosi di un riconoscimento internazionale, assicura un appeal maggiore al territorio ed è un valore aggiunto che si traduce in importanti ricadute economiche». Tra le sfide di Tombolini c’è quella «dell’edilizia sostenibile, quindi tollerata dal territorio e inserita nel territorio» e poi la dotazione di «mezzi di trasporto pubblico sempre più ecosostenibili», insieme al mantenimento del traguardo di presenze, dal momento che «Numana è la terza località per presenze turistiche nelle Marche» dopo Senigallia e San Benedetto del Tronto. Tombolini sottolinea l’importanza del lavoro sinergico fra territori vicini: «La Riviera del Conero sta lavorando in sinergia anche per migliorare tutta una serie di servizi e la qualità del territorio. Credo sia una scelta obbligata»