ANCONA – Resterà aperto dal 18 dicembre al 29 febbraio il primo bando della Regione Marche dedicato alle cooperative marchigiane che svolgono attività sociale e di produzione lavoro. La dotazione complessiva ammonta a oltre 2milioni di euro. La Regione ha stanziato un importo complessivo di 2.235.300,00 euro, dei quali 1.490.200,00 per progetti di sviluppo aziendale per l’innovazione e l’ammodernamento delle sedi, incluso l’efficientamento energetico e per la dotazione di applicazioni digitali, mentre 745.100,00 euro saranno riservati a progetti per la realizzazione di nuove cooperative dal 1° gennaio 2023.
Il costo totale ammissibile del programma di investimento non dovrà essere inferiore a 15mila euro. Tra le spese ammissibili figurano quelle murarie e impiantistiche, per l’acquisto di macchinari e attrezzature inclusi software, programmi informatici e applicazioni digitali, poi spese per la consulenza tecnica e spese generali in misura forfettaria del 7%. L’agevolazione sarà concessa sotto forma di contributo a fondo perduto. In particolar modo saranno valorizzati i progetti con significativo impatto energetico ambientale o sulle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori.
«E’ in assoluto la prima volta che la Regione pubblica un bando specifico con una dotazione finanziaria di oltre 2milioni di euro per le cooperative» rimarca l’assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini annunciando che «ce ne saranno anche altri. Grazie al Fondo di rotazione sbloccato con l’Accordo di coesione sottoscritto ad Acqualagna con il presidente del Consiglio Meloni avremo a disposizione anche un ulteriore milione di euro per cui predisporremo un altro bando di sostegno al settore».
Provvedimenti specifici riservati alle cooperative dice l’assessore «a cui va riconosciuto il valore sociale che rivestono sul territorio. Attraverso il loro lavoro possiamo implementare i sistemi di filiera che per noi rappresentano un elemento fondamentale per un ecosistema valido di imprese marchigiane».
Antonini annuncia che la Regione sta «per mettere mano anche alla Legge 5 del 2003 che regola il sistema delle cooperative marchigiane. C’è bisogno di un aggiornamento per mettere in risalto e rafforzare lo spirito mutualistico che contraddistingue queste realtà. Organizzeremo una consulta con le associazioni di categoria che le rappresentano e nell’ambito di un ampio confronto troveremo sicuramente spunti di collaborazione in particolare in merito alle comunità energetiche rinnovabili e ai servizi sul territorio. In questo contesto le cooperative di comunità e sociali hanno un ruolo fondamentale soprattutto nell’entroterra e nei borghi».
il contributo massimo può arrivare a 300mila euro in caso di regime di esenzione, o a 200mila euro i caso di regime de minimis. Dai rappresentati delle associazioni cooperative Legacoop, Confcooperative, Unione Europee delle cooperative, Unicoop, arriva l’apprezzamento per il primo bando dopo che «in passato siamo stati sempre esclusi dal Fesr, ci era stato detto che era impossibile partecipare».