ANCONA – Ditta esclusa dalla gara per aggiudicarsi il bar dell’ospedale Salesi ricorre al Tar e vince. Tutto da rifare per il bando dell’azienda Ospedali Riuniti uscito a dicembre scorso e che indicava i requisiti necessari per essere ammessi alla gara che porterà di nuovo attivo il servizio al materno infantile di via Corridoni, chiuso da anni. La concessione, che durerà 5 anni, vale incassi stimati per 6 milioni di euro e comprende la gestione anche dei distributori automatici presenti sempre all’interno dell’ospedaletto. Un grosso affare.
Solo quattro ditte però aveva partecipato al bando: L’Edicola di Rimini, la Cooperativa Atlante di Ancona con il panificio Il Conero di Sirolo, la Serenissima Ristorazione di Vicenza e Papillon di San Benedetto del Tronto. Tre erano state escluse per mancanza di requisiti. Una sola aveva passato il turno, la Serenissima Ristorazione di Vicenza che avrebbe quindi vinto anche il bando per una concessione annuale in termini di affitto dovuto agli Ospedali Riuniti pari a 1 milione e 432.500 euro (totali per 5 anni). La ditta di Vicenza avrebbe quindi dovuto realizzare il nuovo bar, provveduto agli arredi, alle attrezzature interne per una spesa minima di 350mila euro.
Non sarà così perché la ditta di San Benedetto è ricorsa al Tar dopo l’esclusione, dovuta alla mancanza di un requisito, l’attestazione Soa, una certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici. Il tribunale amministrativo, il 20 aprile scorso, ha accolto il ricorso stabilendo che il requisito c’era disponendo l’annullamento dell’esclusione. In due ora si contenderanno il bar e l’annessa gestione dei distributori automatici.