Ancona-Osimo

Barcaglione: giornata di festa tra detenuti e famiglie

Nella struttura è tornato il momento conviviale di incontro e festa, interrotto negli ultimi due anni a causa della pandemia. Consegnati gli attestati di formazione

La polentata in carcere

ANCONA – Torna in presenza dopo due anni di pandemia l’incontro tra famiglie e detenuti del carcere di Barcaglione, ad Ancona. Un momento di condivisione e di festa che si tiene come da tradizione due volte l’anno: a Natale e a Ferragosto, promosso in collaborazione con Coldiretti Ancona con cui è attivo il progetto di agricoltura sociale.

Nella struttura sono recluse una ottantina di persone, tra le numerose attività portate avanti c’è quella dell’orto sociale, un progetto che va avanti dal 2014 grazie all’impegno di un pensionato di Coldiretti Ancona, Antonio Carletti, che ogni giorno si reca nella struttura per prendersi cura dell’orto e per insegnare ai detenuti come si coltiva.

A partecipare al progetto di agricoltura sociale ludico-ricreativa «sono circa una trentina di persone» spiega l’agronomo dell’istituto Sandro Marozzi. Tutte le mattine dalle 9 alle 11 Carletti, segue i detenuti nell’attività: «Ormai è considerato come uno zio, un nonno di tutti» spiega. Nell’orto vengono coltivate le piante di stagione e di questi tempi crescono rigogliosi fava, cavolfiori, broccoli e verze, mentre d’estate vengono coltivati pomodori, melanzane, zucchine. Complessivamente i detenuti seguiti da Carletti nelle varie attività sono 60 tra orto sociale ed azienda agricola.

Carletti e la direttrice dell’stituto Ceresani

Nella struttura detentiva sono presenti un pollaio, una azienda dove lavorano una decina di detenuti, un allevamento di pecore, 300 olivi di varietà autoctone marchigiane, un frantoio che produce oli monovarietali, una serra di 450 metri quadrati dedicata alla coltivazione di more, lamponi e mirtilli, e infine alveari per la produzione di miele con 20 famiglie di api.

«È un modo per essere impegnati – dice Marozzi – per stare all’aria aperta». Tra le numerose attività organizzate ci sono anche quelle di natura culturale, come il teatro, e attività di formazione pertinenti con i progetti di agricoltura sociale.

La targa consegnata ad Antonio Carletti, presidente Federpensionati Coldiretti Ancona. Al suo fianco Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Marche

«L’orto negli anni è cresciuto grazie ad Antonio e ai suoi detenuti – ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Marche – quest’orto ha dato tanta speranza e fiducia a persone che un domani potranno uscire da qui e trovare nell’agricoltura il loro futuro reinserimento».

La giornata è stata anche l’occasione da parte della direttrice della struttura carceraria, Manuela Ceresani, di consegnare gli attestati dei corsi di formazione a cui i detenuti hanno partecipato nel 2022, come il corso di pastorizia, caseificazione, sicurezza, guida dei mezzi gommati, corsi ai quali hanno preso parte una cinquantina di detenuti.

Un attestato speciale, con la consegna di una targa  da parte della direzione del carcere di Barcaglione, è stato dato ad Antonio Carletti, presidente Federpensionati Coldiretti Ancona. A rallegrare la giornata anche laboratori per i bambini e i polentari di Polverigi «un piatto povero della tradizione che ha un significato importante», conclude Marozzi.

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