ANCONA – È disco verde per l’ultimo bilancio di previsione triennale della Giunta Ceriscioli. Approvata anche la legge di stabilità 2020. Il via libera nel tardo pomeriggio di ieri, 23 dicembre, dopo una lunga discussione. A votare contro Leonardi di FdI, Zaffiri, Zura Puntaroni e Malaigia della Lega, Celani di Forza Italia e Fabbri del M5s, mentre si sono astenuti i consiglieri Jessica Marcozzi (Fi), Gianni Maggi, Peppino Giorgini e Romina Pergolesi (M5s).
Nel bilancio triennale sono previste spese di competenza pari a 22.228.036,73 euro per il 2020, 21.596.378,73 per il 2021 e 21.691.067,73 per il 2022. Da evidenziare i 48milioni di euro di avanzo che verranno destinati all’edilizia sanitaria, alla difesa della costa e alla vita indipendente per le persone con disabilità.
Il fabbisogno degli Organismi regionali di Garanzia, ovvero del Garante diritti, della Commissione pari opportunità e del Corecom ammonta a 308.495 euro per l’anno 2020 ed a 308.496 per il 2021 ed il 2022.
Sul fronte degli investimenti invece la cifra autorizzata è di 936 milioni di euro, 362 milioni nel 2020, 288 milioni di euro nel 2021 e 286 milioni di euro nel 2022.
«Grazie ad un bilancio sano e ad operazioni virtuose abbiamo dato risorse importanti alla nostra comunità» ha dichiarato l’assessore regionale Fabrizio Cesetti. Obiettivo, «riduzione del debito, aumento degli investimenti, riduzione della pressione fiscale».
«Oltre a mantenere invariato il bilancio precedente – prosegue -, aggiunge rilevanti risorse per un vasto programma di investimenti legati al governo del territorio, al dissesto idrogeologico e alla difesa della costa, alla viabilità, all’edilizia sanitaria, alla mobilità, all’ambiente, cultura e turismo, alla sicurezza degli edifici scolastici».
L’illustrazione in Aula con la relazione del Vicepresidente Minardi. «In questi anni abbiamo sempre rispettato quanto previsto dalla legislazione nazionale in termini di bilancio, ma soprattutto abbiamo generato risparmi per 3 milioni e mezzo di euro, utilizzati poi per fornire risposte concrete ai cittadini marchigiani» ha commentato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo.
Inoltre, prosegue, «sono state eliminate diverse spese superflue, privilegiando la promozione di progetti speciali realizzati dal Consiglio e rivolti in particolare agli studenti, alle scuole ed ai giovani amministratori, nella consapevolezza che la nostra istituzione debba anche essere artefice di una crescita culturale della comunità. Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati raggiunti».
Secondo il vicepresidente Renato Claudio Minardi quello approvato è un bilancio all’insegna del rigore e della sobrietà: «Confermiamo il lavoro portato avanti durante la legislatura con l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse, intervenendo da una parte per mettere l’Assemblea legislativa in condizioni di operare in autonomia ed i consiglieri di svolgere al meglio la loro attività, dall’altra di attivare la razionalizzazione ed il controllo della spesa, sempre avendo ben presente che ogni euro utilizzato appartiene ai marchigiani».
Ma per l’opposizione invece mancano strategia e programmazione. «Quello che l’assessore Cesetti ha presentato come un bilancio trionfale, in realtà è una sommatoria di interventi privi di una strategia complessiva – spiega il consigliere della Lega Mirco Carloni. La realtà economica delle Marche è peggiore rispetto a 5 anni fa. Le Marche oggi hanno un Pil pro capite più basso della media italiana, hanno il maggior tasso di mortalità delle imprese nei primi cinque anni di apertura, hanno un credit crunch tra i più alti d’Italia e soprattutto hanno uno spaventoso dato migratorio dei giovani che scelgono di lasciare le Marche dopo l’università. La Giunta Ceriscioli – prosegue – in questi cinque anni non è stata capace di dare una prospettiva e di creare speranza per il futuro soprattutto verso le giovani generazioni. Ritengo che questa sia la responsabilità più grave di questa giunta».
Poi la questione dell’Interporto con lo stanziamento di 8 milioni di euro sotto forma di aumento di capitale «utilizzando la Svim – precisa Carloni -, nonostante nel 2018 lo stato debitorio dello stesso abbia toccato la cifra record di 11.357.893,00 euro in aumento di ulteriori 778.002,00 euro rispetto all’anno precedente». «Questo bilancio – conclude il consigliere Carloni – è l’emblema del quinquennio fallimentare di questa giunta».
Astenuto il consigliere regionale Gianni Maggi che ha criticato la legge di stabilità «diventata omnibus». Ma per il resto i consiglieri regionali sono soddisfatti dal momento che sono state accolte le loro richieste di finanziamento sia in ambito ambientale che nella ricerca scientifica sanitaria. Per la bonifica e lo smaltimento di dell’amianto hanno ottenuto 200 mila euro per interventi di bonifica, mentre sul fronte sanitario è stato concesso un finanziamento di 25 mila euro all’Università di Camerino per l’implementazione del registro regionale tumori.
Altri 25 mila euro sono stati destinati invece all’avvio di progetti sperimentali e di ricerca da parte di atenei e associazioni su fibriomialgia e sensibilità chimica multipla, mentre per sostenere progetti pilota per la produzione nelle Marche e la ricerca sulla cannabis terapeutica nelle patologie cronico degenerative e nella terapia del dolore sono stati riservati altri 50 mila euro. Stanziati 375 mila euro per il riutilizzo dei farmaci non assunti dai pazienti.
«Le nostre istanze hanno trovato accoglimento – ha commentato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianni Maggi -. Il nostro emendamento sull’amianto è stato approvato e servirà anche da stimolo per rimuovere finalmente questo pericoloso materiale. Inoltre, potremo informatizzare e rendere più trasparente il registro tumori, esigenza che sollecitiamo da anni, e fare importanti passi avanti sulla fibromialgia e sulla cannabis terapeutica».