ANCONA – Passetto, gruppi di persone accampate sotto la palafitta. E spunta pure un barbecue. È accaduto ieri (17 agosto), nella spiaggia cittadina ai piedi del Monumento.
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Si tratterebbe quasi sicuramente di persone di origine straniera in attesa dei documenti di protezione internazionale. Intanto, «questa gente non sa dove andare a dormire o a mangiare e si accampa tra di noi», riferisce una bagnante, che preferisce l’anonimato. Sauro Raschia, alcuni di questi ragazzi che vagabondano ormai da settimane al Passetto li vede persino farsi la doccia.
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«Si lavano con shampoo e bagno schiuma usando le docce installate per la stagione estiva», evidenzia. E poi auspica una presenza maggiore delle divise: «Io qui di poliziotti, vigili o militari della Capitaneria di porto non ne vedo mai. Ci vorrebbe un passaggio più frequente, in chiave soprattutto preventiva. Se non altro per aumentare la percezione di sicurezza».
Il gruppetto si è accampato sotto la palafitta che ospita un ristorante. Da sotto, emerge un odore nauseabondo, un tanfo di urina. Un giovane anconetano, alla vista di quegli stranieri, si domanda se non sia «pericoloso fare un barbecue nella zona sottostante un ristorante».
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Il fornelletto rosso è stato posizionato sopra un bancale di legno. Tra le colonne che sorreggono la struttura ricettiva, peraltro piena di gente in questi giorni, anche degli zaini, alcune scarpe e magliette bagnate. A terra, bottiglie di birra, brick di vino e lattine di tonno.
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Ieri, attorno alle 10.30, la Squadra antidegrado della polizia locale – ironia della sorte – è intervenuta nei pressi dell’inizio della scalinata, proprio sotto il belvedere Virna Lisi.
Pare che qualcuno abbia segnalato alla sala operativa del 112 (il Numero unico di emergenza territoriale) un bivacco tra le sterpaglie ma si sarebbe trattato solo di un turista in cerca di refrigerio. È poco più sotto, invece, che ci sono i bivacchi: quelli veri.