Ancona-Osimo

Ancona blindata per le ricerche di Xhevdet Plaku, evaso da Barcaglione

Istituiti posti di blocco e sotto controllo anche stazioni, porti e aeroporti perché Plaku potrebbe tentare la fuga all’estero

ANCONA – La città di Ancona è blindata dalle forze di polizia impegnate in queste ore nelle ricerche del detenuto  

Xhevdet Plaku, evaso giovedì mattina dal carcere di Barcaglione. La Polizia penitenziaria, in collaborazione con il Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri, con la Questura e la Polizia Locale hanno intensificato i controlli e istituito posti di 

blocco lungo le principali arterie stradali, da via Conca alla zona di Torrette, ma anche agli Archi e nei pressi dei quartieri più caldi della città. Attenzione anche a stazioni, porti e aeroporti, poiché Xhevdet Plaku, 44enne albanese, ha contatti e appoggi anche all’estero. 

Plaku, l’uomo dai molti alias, era rinchiuso nell’istituto di pena dal 2020 e stava scontando una pena definitiva per traffico di sostanze stupefacenti. Noto negli ambienti dello spazio internazionale come il “re della droga” era leader di un gruppo criminale albanese con sede in Italia coinvolto nel traffico di stupefacenti dai Paesi Bassi e Belgio. Non è esclusa l’ipotesi della fuga all’estero magari sfruttando qualcuno dei suoi tanti alias. 

C’è apprensione per l’evasione del detenuto, che sebbene in carcere per spaccio è comunque considerato pericoloso, poiché nel suo passato criminale ha una condanna a 22 anni per un omicidio commesso il 24 giugno 2003 a Durazzo e una archiviazione per una seconda ipotesi di reato di omicidio doloso in cui era coinvolto, insieme a un’altra persona, il 17 ottobre 2000 a Borghetto Santo Spirito, Savona.

Gli restavano da scontare due anni, poi sarebbe tornato in libertà. Plaku beneficiava dell’articolo 21 dell’Ordinamento Penitenziario con una mansione lavorativa sia all’orto sociale che all’esterno dell’istituto di pena e senza scorte. Per questo essendo addetto alle pulizie della caserma e degli uffici di direzione, giovedì alle 8,30 è uscito dal perimetro dell’istituto per gettare l’immondizia ed è fuggito a campi. Potrebbe avere avuto un complice, che lo aspettava in via Colle Ameno, strada dissestata e punteggiata anche da case in costruzione e casolari diroccati, che sono stati ispezionati dagli investigatori. Al momento dell’evaso non c’è traccia. Le ricerche continuano serrate.