ANCONA – Nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 febbraio, i poliziotti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in un appartamento di un giovane anconetano di 24 anni, produttore/coltivatore e spacciatore di marijuana.
Dall’attività investigativa che ormai andava avanti da settimane, era emerso che il giovane aveva avviato, presso la propria abitazione e sotto gli occhi della madre, una fiorente e redditizia coltivazione di piante di marijuana da destinare allo spaccio. Accertamenti svolti nei pressi dell’abitazione individuata al secondo piano, di una palazzina, permettevano di identificarlo e di notare uno strano andirivieni di ragazzi che entravano e uscivano dal portone.
Ieri pomeriggio si i poliziotti hanno deciso di procedere con una perquisizione domiciliare. Quando gli agenti sono entrati in casa hanno trovato il giovane in compagnia di un suo amico. All’interno dell’abitazione si avvertiva subito un forte odore di marijuana e, sul tavolo della cucina, davanti all’ospite, si rinvenivano i residui di una recentissima assunzione di droga (sigarette artigianali fumate e bruciate).
Informato di quanto era emerso dalle attività d’indagine il giovane indagato si mostrava subito molto nervoso per il controllo di Polizia, evidenziando ansia ed accusando un lieve malore. Tuttavia collaborava con gli investigatori ammettendo di aver avviato una fiorente coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e conduceva gli investigatori in camera da letto ove era stata attrezzata una serra di grosse dimensioni lunga due metri per uno ed alta due metri, al cui interno vi erano tre lampade a raggi ultravioletti igrometri e ventoline, nonché due cappe di aspirazione e impianto elettrico, con misuratore di umidità. Il tutto finalizzato alla coltivazione di marijuana.
L’impianto al momento della perquisizione era acceso e in funzione, e sotto le lampade vie erano 9 vasi con terra umida dove si notava la presenza di semi e piccolissime piantine di 0,5 cm in fase di germinazione. Nella stessa camera venivano rinvenuti 6 contenitori con fertilizzante e materiale necessario per la coltivazione, come ampolle in plastica annaffiatoi e terriccio.
In cucina, uno scatolone con 3 barattolini in gomma e due vasi in vetro al cui interno vi era detenuta sostanza stupefacente del tipo Kush (marijuana e hashish insieme) e 2 bilancini di precisione.
La perquisizione non veniva limitata all’appartamento ma estesa in un vicino garage (distante 500 metri dall’abitazione) di cui il giovane aveva ottenuto l’uso gratuito da parte di un suo amico sul quale sono in corso accertamenti. Qui i poliziotti rinvenivano 3mila euro in contanti, in banconote di vario taglio, che venivano sequestrati in quanto ritenuti il provento della fiorente attività di spaccio.
All’esito delle indagini il giovane veniva deferito alla Procura della Repubblica di Ancona.