ANCONA – Liberare il mare dall’ingente mole di rifiuti in plastica che mettono in pericolo l’ecosistema marino, così da garantire la salubrità delle acque, la salvaguardia della filiera ittica e della catena alimentare. Sono gli obiettivi di Blue Crowdfunding il primo progetto civico di raccolta fondi (crowdfunding) applicato alla Blue Economy.
L’iniziativa è stata illustrata questa mattina a Palazzo Raffaello, dall’amministratore di Svim – Agenzia di Sviluppo della Regione Marche, Gianluca Carrabs, dal vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni, dal Ceo di Garbage Group e armatore del battello ecologico raccogli rifiuti Pelikan, Paolo Baldoni, insieme a due testimonial d’eccezione: l’attore e scrittore Giobbe Covatta, insieme allo chef stellato Moreno Cedroni, patron dei locali Madonnina del pescatore, il Clandestino e Anikò.
La plastica dall’essere «la più straordinaria invenzione di tutti i tempi, si è rivelata una tragedia» ha sottolineato il testimonial Giobbe Covatta, il quale ha posto l’accento sulla necessità di trovare una soluzione al problema con interventi che devono necessariamente essere “tarati” su scala globale.
«Non abbiamo più tempo e spazio – ha detto -, siamo l’ultima generazione in grado ad intervenire su questi argomenti». Un intervento, il suo, nel quale non sono mancate le battute ironiche, che hanno saputo trasmettere in chiave positiva, l’urgenza di intervenire: «Mangiamo una carta di credito a settimana», ha affermato, a voler ricordare che i rifiuti entrano inevitabilmente a far parte della catena alimentare. Inoltre ha sottolineato che solo il 30% della plastica utilizzata può essere riciclata, e che è necessario agire non solo sullo smaltimento dei rifiuti plastici presenti nei fiumi, nei laghi e nei mari, ma anche sulla produzione, per giungere ad una soluzione del problema.
Infine lo scambio di battute scherzoso con lo chef stellato Moreno Cedroni al quale il comico ha detto di aver «accettato di essere testimonial dell’iniziativa per mangiare nel suo ristorante», mentre Cedroni dal canto suo, ha spiegato che Covatta rappresenta «una garanzia di credibilità incredibile» e il comico non ha potuto fare a meno di fargli rilevare il gioco di parole.
Lo chef stellato ha evidenziato che «il benessere ha creato maleducazione» e che è necessario ridurre il consumo di plastica e di rifiuti inquinanti. Entrando nel merito della sua attività ha annunciato di stare pensando ad un piatto dedicato al progetto, l’idea è quella di un “risotto con i rifiuti di mare”, questo potrebbe essere il nome.
L’assessore e vicepresidente della Giunta regionale Mirco Carloni, in videocollegamento, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa a cui la Regione Marche ha riservato 250mila euro di risorse per l’assistenza tecnica. L’amministratore Svim Gianluca Carrabs ha spiegato che il progetto interregionale coinvolge 9 paesi europei, fra i quali l’Italia, presente con due regioni: oltre alle Marche c’è anche la Campania. Inoltre ha ricordato che le plastiche dal mare finiscono sulla tavola, entrando nella catena alimentare umana, tanto che uno studio dell’Università Politecnica delle Marche, ha evidenziato la presenza microplastiche nella placenta femminile.
«Ogni settimana mangiamo 5 grammi di plastica» ha detto, sottolineando l’urgenza di un intervento, che sarà concretizzato nell’ambito dell’iniziativa dalla Garbage Group, l’azienda di Ancona leader nella raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti presenti negli specchi d’acqua. Ad operare la bonifica sarà il Pelikan, l’imbarcazione “mangia rifiuti” che si avvarrà di droni per intercettarne la presenza nelle acque e di task force di volontari e professionisti, per la pulizia del mare e delle spiagge.
Paolo Baldoni, Ceo della Garbage Group, ha ripercorso le tappe salienti dell’impresa nata nel 1958 da due famiglie anconetane, che ha messo a punto il sistema Pelikan per la pulizia di laghi e fiumi, dove si produce 80% rifiuti plastici, oltre che del mare. Inoltre ha annunciato per la primavera 2022 l’arrivo della prima imbarcazione ibrida per la pulizia delle acque, in accordo con Enel, così da garantire un impatto zero sull’ambiente e che si avvarrà anche di rover sottomarini. Insomma gioielli di tecnoligia made in Marche.
Spiegando il progetto, Baldoni, ha evidenziato che il Cnr controllerà l’inquinamento presente attualmente nel mare marchigiano, un monitoraggio che sarà ripetuto successivamente dopo la bonifica, «per vedere quanto si è abbassato l’inquinamento». Saranno «interventi chirurgici, precisi, condotti in aree di grande fragilità» fra le quali la Riviera del Conero, la costa e il porticciolo di Fano e Civitanova Marche, e il litorale di Senigallia. Ma l’obiettivo è quello di estendere l’iniziativa a tutto il tratto marino delle Marche e a tutti i porti.
Rifiuti che una volta raccolta potranno essere impiegati per produrre energia pulita per alimentare le batterie delle imbarcazioni, o che potranno rientrare nell’ambito dell’economia circolare. L’obiettivo della raccolta fondi è quella di raggiungere i 40mila euro per garantire la pulizia di mare, spiagge e porti.